​Pensioni a rischio taglio per 180mila donne friulane. Lo studio dell'Inps: assegno ridotto a chi vive più a lungo

Uno studio dell’Inps penalizzerebbe la regione dove l’aspettativa di vita al femminile è ai massimi

Venerdì 22 Settembre 2023 di Marco Agrusti
Pensioni a rischio taglio per 180mila donne friulane. Lo studio dell'Inps: incassa meno chi vive più a lungo

Per ora è solamente uno studio. Ma la firma non è una qualsiasi. In calce c’è scritto Inps, cioè l’ente che poi le pensioni le deve materialmente gestire. C’è poi la destinazione del lavoro: il governo Meloni, in vista di una prossima riforma del sistema previdenziale. In soldoni, l’elaborato degli esperti dell’Inps dice questo: il “peso” delle pensioni dev’essere inferiore per chi ha di fronte a sé un’aspettativa di vita più lunga.

In quel caso, chi dati alla mano (e qui torna in campo anche l’Istat) può aspettarsi più anni con l’assegno pensionistico, deve percepire meno soldi al mese rispetto a chi invece - per lavoro e provenienza geografica - ci si aspetta che viva di meno. E per i pensionati del Friuli Venezia Giulia è già scattato l’allarme rosso. Sì, perché la misura che scaturirebbe dallo studio dell’Inps potrebbe colpire in particolar modo gli anziani della nostra regione. E soprattutto le donne.

 
I NUMERI
Secondo le ultime rilevazioni dell’Inps, elaborate dall’Ires, in Friuli Venezia Giulia vivono 354.515 pensionati. Una quota decisamente rilevante, in una regione che conta meno di 1,2 milioni di abitanti. E il 52 per cento di questo totale, pari a poco più di 185mila persone, è composto da donne. Cosa c’entra la differenza di sesso? A valle dello studio firmato dall’Inps conta molto. Il Friuli Venezia Giulia, infatti, è la regione che dopo il Trentino Alto Adige ha l’aspettativa di vita femminile più alta: si arriva a una media di 21,2 anni dopo il raggiungimento dell’età pensionabile. Se una riforma del sistema previdenziale si basasse sul criterio proposto dall’Inps, solo nella nostra regione sarebbero a rischio ribasso gli assegni di più di 180mila donne, con un peso maggiore che dovrebbe essere sopportato da chi rientra in una classe di reddito pensionistico medio bassa. E il Friuli Venezia Giulia, solo tra la popolazione femminile, si parla di circa 122mila persone che prendono attualmente tra i 1.999 e i 249 euro di pensione al mese. La vita media prevista nella nostra regione, infatti, non fa differenze tra classi di reddito. E se il concetto dovesse essere quello dell’assegno più leggero per chi vive di più, allora la batosta sarebbe servita. 


GLI UOMINI
Meno pesante, invece, l’impatto sulla popolazione maschile del Friuli Venezia Giulia. Gli uomini, infatti, dopo il raggiungimento dell’età pensionabile hanno di fronte a loro in media 17,8 anni di vita. Un dato che rientra nella media nazionale e non va oltre. In quel caso il taglio dell’assegno avrebbe un effetto decisamente inferiore. Potrebbe colpire soprattutto le fasce di reddito più alte, perché statistiche alla mano gli ex dirigenti sono quelli che vivono in prospettiva più a lungo rispetto ai titolari degli assegni più leggeri. Non si andrebbe oltre le 50mila persone. 

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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