LIGNANO SABBIADORO (UDINE) - Un'area di circa 60mila metri quadrati è stata posta sotto sequestro nella laguna friulana nell'ambito di alcuni controlli in materia ambientale, svolti dalla Guardia costiera dell'ufficio marittimo di Lignano Sabbiadoro, nei confronti di un'attività di acquacoltura con metodo biologico.
Dal controllo - effettuato con Arpa Fvg e Comune di Latisana sotto il coordinamento dell'ufficio circondariale marittimo di Grado - è emerso che negli ultimi anni la società ha svolto attività di dragaggio dei canali senza effettuare le procedure di caratterizzazione e di verifica della compatibilità ambientale prevista dal Piano regionale tutela della acque. L'area sequestrata ricade all'interno di una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e tutelato dalla Rete Natura 2000, rientrante nelle più ampie zone protette come la Zona di protezione speciale e la Zona speciale di conservazione.
L'operazione è il frutto di una complessa attività di indagine. Risultano ancora in corso accertamenti per definire eventuali e ulteriori danni all'ambiente che l'attività di dragaggio dei canali, con conseguente rimodellamento degli argini, potrebbe aver provocato all'ecosistema lagunare e marino. Degli esiti delle indagini è stata informata la competente autorità giudiziaria di Udine.