TARVISIO - Alle 14.30 è iniziata la cerimonia funebre nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Tarvisio per Lorenzo Paroni, 30 anni, di Montereale Valcellina (Pordenone), e Giulio Alberto Pacchione, 28 anni, di Silvi Marina (Teramo), i due giovani finanzieri che hanno perso la vita precipitando dalla parete in cordata durante un addestramento sul monte Mangart.
«Lorenzo e Giulio, esempio di generosità e altruismo»
Grande commozione tra i parenti delle vittime dell'incidente e tra i colleghi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico di cui i due giovani erano valenti tecnici specializzati, con decine di missioni di soccorso brillantemente portate a termine, anche in località impervie e pericolose. «Giulio Alberto e Lorenzo hanno rappresentato uno straordinario esempio di generosità e altruismo, come dimostra anche la loro tragica fine, mentre si stavano esercitando per essere pronti a portare soccorso in caso di necessità», ha affermato il sacerdote officiante nell'omelia. Gli ha fatto eco il sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette che, parlando anche a nome dei colleghi di Silvi Marina e Montereale Valcellina, si è soffermato sull'«immenso dolore che ha pesantemente colpito le nostre tre comunità. Il 16 agosto resterà un giorno indelebile nella memoria di tutti noi. Sarà un ricordo lacerante, tra i più tragici che la nostra gente abbia vissuto in epoca recente. Hanno rappresentato un esempio di impegno quotidiano. Il sorriso di Giulio Alberto e Lorenzo resterà nei nostri cuori, il loro fulgido esempio sarà un riferimento per i giovani», ha concluso. Il funerale si è concluso con la preghiera del finanziere, le note del Silenzio eseguito con la tromba e un lungo applauso che ha accompagnato i feretri, sempre avvolti dal tricolore, fuori dalla chiesa.
«Il loro compito, soccorrere insieme»
«La parola soccorso era nome della loro unità e nel Dna di Giulio Alberto e di Lorenzo. Soccorrere assieme, era questo il loro compito. Hanno sempre operato con impegno e senso di responsabilità. Voglio ringraziare il Ministro della sua vicinanza e mi sento di stringermi in un abbraccio, a nome di tutto il Corpo, ai famigliari di questi due ragazzi: che riposino in pace». Lo ha detto il Comandante generale della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro, intervenendo al termine della funzione religiosa.
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