POZZUOLO DEL FRIULI - FimCisl, FiomCgil e UilmUil hanno proclamato stamattina lo stato di agitazione sindacale permanente all’“Abs Spa” di Cargnacco di Pozzuolo del Friuli (Udine), una delle più importanti acciaierie della regione Friuli Venezia Giulia. Seguiranno assemblee sindacali e diverse iniziative che si svolgeranno con modalità comunicate di volta in volta. Lo hanno reso noto oggi i referenti delle tre sigle, rispettivamente Francesco Barbaro, Maurizio Balzarini e Luigi Oddo.
Quali le motivazioni? «La mancata erogazione del premio, ad esempio, ma ci sono anche altre problematiche che riguardano le proposte sulla mobilità interna, le relazioni sindacali, lo svolgimento delle assemblee e le festività - dicono i sindacalisti in una nota ufficiale inviata alla direzione di Abs -; una serie di quantità economiche richieste su questi e altri istituti, e la proposta di creare un premio di risultato con indicatori che producano vantaggi economici certi, a oggi non vengono positivamente riscontrate dalla direzione”.
Dalle assemblee tenute con le maestranze e dalle successive trattative avviate per il rinnovo degli accordi aziendali, Cgil, Cisl e Uil rilevano che, a ora, «una parte dell’azienda persiste su una posizione che preclude il riconoscimento dei miglioramenti richiesti. Tutto ciò impedisce di portare a conclusione ogni tipo di accordo». «La situazione economica presenta una certa tranquillità, e ciò è dovuto anche all’impegno di tutti i dipendenti che però non vengono affatto premiati».
Ultimo aggiornamento: 10:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA Quali le motivazioni? «La mancata erogazione del premio, ad esempio, ma ci sono anche altre problematiche che riguardano le proposte sulla mobilità interna, le relazioni sindacali, lo svolgimento delle assemblee e le festività - dicono i sindacalisti in una nota ufficiale inviata alla direzione di Abs -; una serie di quantità economiche richieste su questi e altri istituti, e la proposta di creare un premio di risultato con indicatori che producano vantaggi economici certi, a oggi non vengono positivamente riscontrate dalla direzione”.
Dalle assemblee tenute con le maestranze e dalle successive trattative avviate per il rinnovo degli accordi aziendali, Cgil, Cisl e Uil rilevano che, a ora, «una parte dell’azienda persiste su una posizione che preclude il riconoscimento dei miglioramenti richiesti. Tutto ciò impedisce di portare a conclusione ogni tipo di accordo». «La situazione economica presenta una certa tranquillità, e ciò è dovuto anche all’impegno di tutti i dipendenti che però non vengono affatto premiati».
