Trema ancora la Croazia. Dopo il terremoto devastante di ieri, questa mattina altre tre scosse hanno fatto sobbalzare la popolazione. In sequenza la prima di magnitudo 4.7 è stata registrata sempre nella regione di Zagabria, nei pressi di Donje Mokrice a sud di Petrinja, alle 6.15. La seconda nelle vicinanze di Letovanic sempre nella vicinanze della cittadina devastata ieri, alle 6.26 di magnitudo 4.8. La più debole si è verificata alle 6.29 ( 3.9).
Alle 9.21 un'altra scossa ha fatto tremare la terra attorno a Zagabria a una profondità di 10 km.
Residenti a Zagabria, Karlovac, Sisak e persino in Slovenia riferiscono di essere stati svegliati da un terremoto. «Tutto ciò che non è ancora caduto sta cadendo dalle rovine di Petrinja. Questa seconda notte insonne per Sisak e Banija è una grande pressione per il futuro e l'esistenza. Stiamo affrontando tutto questo insieme» ha detto Darinko Dumbović, il sindaco di Petrinja, nella sua apparizione a "Dobro jutro" su HRT, la tv di Stato croata. Intanto la popolazione croata si è messa in moto per aiutare i terremotati. Moltissime le offerte di ospitalità arrivate in poche ore a chi è rimasto senza casa.
L'Esercito croato arrivato a Petrinja si sta prendendo cura dei moltissimi anziani ospiti del locale ospedale. Molte persone che non volevano lasciare le loro case e hanno passato la notte in macchina. «Ci siamo presi cura di coloro che non hanno un tetto, le cui case sono state demolite. Abbiamo 35-36 insediamenti colpiti dal terremoto e dobbiamo ancora visitarli - ha riferito in Tv il sindaco di Glina, Stjepan Kostanjević - L'aiuto arriva da tutte le parti, sono necessarie le tende. Da qualche parte le case vengono rase al suolo, i camini cadono, la gente ha paura, dobbiamo calmare la situazione. Non sappiamo cosa porterà la giornata, ci sono state alcune scosse questa mattina e abbiamo sentito che ci sono stati altri crolli» ha aggiunto.
Terremoto in Croazia. La scossa di 6.4 gradi avvertita in Veneto e Friuli Venezia Giulia