Sparatoria tra kosovari in pieno centro: in 12 chiedono di patteggiare

Venerdì 8 Aprile 2022
La sparatoria in centro a Trieste
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TRIESTE - Le dodici persone coinvolte, a vario titolo, nella sparatoria avvenuta la mattina del 4 settembre scorso nella centrale via Carducci, hanno chiesto di patteggiare la pena.

Si tratta di dieci persone agli arresti domiciliari controllate elettronicamente attraverso un braccialetto e di due in carcere - Fatmir Bajrami e il cittadino afgano Shahem Oriakhil - tutti comunque legati in qualche modo alla famiglia di origini kosovare Islami.

Il pm titolare dell'inchiesta, Chiara De Grassi, ha accolto la richiesta e il gup Luigi Dainotti ha fissato per mercoledì 13 aprile l'udienza in Camera di consiglio per decidere se accogliere o rigettare la richiesta. Anche le persone offese, sette, sono di origini kosovare: sei sono della famiglia Krasniqi e una della famiglia Morina; tutte difese dall'avvocato Giovanni Di Lullo.  a una di queste è stata asportata la milza, un'altra è stata colpita da un proiettile al dorso, un'altra ancora alla caviglia, e altre due agli arti.

Sugli imputati pende l'accusa di tentativo di omicidio plurimo pluriaggravato e/o di lesioni personali volontarie plurime e pluriaggravate. A seconda delle posizioni, gli imputati hanno chiesto di patteggiare una pena a quattro anni, otto mesi e 15 giorni di reclusione (per il tentato omicidio e le lesioni, con la concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravati), a due anni e sei mesi e a due anni e quattro mesi. L'aggressione del 4 settembre è stato l'ennesimo episodio di violenza in una escalation di scontri tra le due famiglie, dovuta all'aggiudicazione degli appalti di cantieri edili in città.

Ultimo aggiornamento: 14:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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