TRIESTE - Anche i componenti della famiglia di kosovari aggrediti nella sparatoria di sabato mattina - 4 settembre - in centro avevano un'arma da fuoco.
I quattro sono attualmente detenuti uno in carcere al Coroneo, due a Tolmezzo e uno a Udine. Alle udienze ha preso parte il sostituto procuratore Chiara Degrassi. «Non intendiamo rilasciare commenti su quanto emerso in udienza. Attendiamo la decisione del giudice» si limita a riferire il Procuratore capo Antonio De Nicolo.
Il gip del tribunale di Trieste ha poi disposto la scarcerazione di una delle persone arrestate nell'ambito delle indagini sulla sparatoria di sabato scorso. Si tratta dell'unico componente della famiglia degli aggrediti, cioè la persona che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata ripresa nei fotogrammi di quei momenti con in mano una pistola. Per i tre componenti della famiglia rivale, invece, il gip ha disposto una custodia cautelare in carcere e due arresti domiciliari.
La polemica
«Una decisione da cui rispettosamente ma fermamente dissento. La impugneremo» commenta il Procuratore capo di Trieste Antonio de Nicolo sulla decisione del Gip di Trieste di scarcerare una delle quattro persone arrestate. De Nicolo ha annunciato ricorso al Riesame contro il provvedimento. «Siamo in una fase caldissima delle indagini in cui dobbiamo ancora identificare tutti i componenti - ha spiegato il Procuratore -. Porre ai domiciliari due indagati che potrebbero concertare versioni di comodo, magari con terzi che dobbiamo ancora individuare, è una decisione che per noi nel merito è sbagliata».