TRIESTE - Si è conclusa con quattro arresti e due fermi la prima fase di indagini sulla sparatoria avvenuta ieri mattina a Trieste lungo la centrale via Carducci.
Quello di ieri dunque sarebbe soltanto l'ultimo atto di una lotta che in passato è stata caratterizzata da risse e scontri: una sorta di spedizione punitiva e sfida allo stesso tempo. Chi si trovava già in via Carducci era pronto a un'eventuale aggressione, quindi all'arrivo della fazione opposta ha attaccato per primo, avendo però la peggio. Gli arresti della Polizia risalgono a ieri. Uno dei 7 feriti, dopo le prime cure, è stato tratto in arresto per detenzione illegale di armi da sparo. Altre tre persone sono invece state rintracciate durante un blitz della Squadra Mobile e delle U.O.P.I. in una villetta di una zona residenziale della città, nel quartiere di San Vito. I tre, che riportavano varie contusioni su tutto il corpo, sono stati trasportati all'ospedale di Monfalcone (Gorizia): dopo le prime cure, due sono stati dimessi e tratti in arresto per concorso in tentato omicidio, mentre il terzo è in attesa di essere portato in carcere. Le due persone sottoposte a fermo di indiziato di delitto per concorso in tentato omicidio, fuggite in auto subito dopo la sparatoria, sono state bloccate nei pressi di Monfalcone dagli agenti del Commissariato di Duino-Aurisina e di Monfalcone e dagli operatori della Polizia stradale. Proseguono le indagini della Polizia, coordinate dalla Procura di Trieste di concerto con quella di Gorizia, anche a mezzo delle telecamere della zona, per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
Gli agenti proseguiranno le indagini per sciogliere tutti i dubbi. Un elemento è emerso però nella sua interezza: ieri mattina il gruppo che si trovava in via Carducci corrisponde alla parte che per prima ha aggredito l'altra fazione. Infatti, quando il primo è stato raggiunto dai rivali, ha subito cominciato le ostilità. I due nuclei familiari contrapposti sono composti ciascuno da una decina di uomini.
Gli sviluppi delle indagini: altri due arresti
I due kosovari sono stati fermati per concorso in tentato omicidio. Sono in corso accertamenti, anche a mezzo delle telecamere della zona, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Trieste, di concerto con quella di Gorizia.