Giallo Resinovich, l'avvocato della famiglia: «Troppe parole infangano Liliana, ridiamole dignità»

L'avvocato Gentile, che assiste Sergio Resinovich, si è espresso in merito ai tanti commenti sulla vicenda della sorella di quest'ultimo, Liliana

Martedì 20 Giugno 2023
Giallo Resinovich, l'avvocato della famiglia: «Troppe parole infangano Liliana, ridiamole dignità»

TRIESTE - «Per ripartire, in modo serio e virtuoso, nella ricerca di una non facile verità, bisognerebbe mettere di nuovo al centro questa donna garbata, sulla quale si è detto tutto e il contrario di tutto, osservare un onorevole silenzio e ridarle il rispetto e la dignità che merita, sottrattale, a nostro avviso, da persone senza scrupoli, che non hanno esitato a scaricarla, come un giocattolo rotto, in un gelido prato di Trieste». Così si è espresso l'avvocato Nicodemo Gentile che assiste Sergio Resinovich, in riferimento ai troppi commenti sulla vicenda della sorella di quest'ultimo, Liliana.

Rifacendosi a un verso di Giuseppe Ungaretti, «cessate d'uccidere i morti», Gentile ha parlato di «bailamme di queste ultime e incerte settimane di primavera» mentre «è in corso una vera e propria contesa tra coloro che aspirano ad essere le "persone più care a Lilly"». Nel frattempo, proprio la vittima, Liliana Resinovich - scomparsa di casa il 14 dicembre 2021 e il cui corpo è stato trovato nel boschetto dell'ex Opp il 5 gennaio successivo - «è finita sullo sfondo», diventando «una sorta di subalterno spin off, tra versioni posticce, assunti indimostrati, mezze verità e addirittura premonizioni», ha concluso l'avvocato Gentile.

Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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