Il giorno dopo la marcia dei "no green pass": «Minacce, insulti, bottiglie e petardi contro la sede Rai. Il diritto di manifestare è sacro ma basta violenza»

Sabato 2 Ottobre 2021
I manifestanti lungo le vie del centro
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TRIESTE - Il giorno dopo l'ennesima manifestazione dei "no green pass" con migliaia di persone in centro a Trieste, il mondo dell'informazione fa sentire la sua voce. «Il diritto a manifestare è sacrosanto ma condanniamo ogni forma di violenza e intimidazione nei confronti dell'informazione» affermano in una nota il Cdr della redazione Rai del Friuli Venezia Giulia e l'esecutivo Usigrai, dopo che ieri sera, durante un corteo di protesta contro il Green pass, «per la terza volta ci sono state minacce, insulti, lancio di bottiglie e petardi contro la sede Rai di Trieste, bloccando di fatto i dipendenti all'interno dell'azienda e solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine nei confronti di un gruppo di facinorosi non si è arrivati al peggio».

Il diritto dovere di informare, sottolineano Cdr e Usigrai, «è sancito dalla Costituzione e i giornalisti del servizio pubblico, pur nel rispetto di tutte le opinioni, continueranno nel loro lavoro e non si faranno intimidire da atti di violenza.

Chiediamo - concludono - a chi ha il potere di intervenire che vigili sulla sicurezza dei colleghi della sede Rai e di tutti gli operatori dell'informazione». 

Ultimo aggiornamento: 19:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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