Giallo Resinovich, sequestrati i telefoni cellulari al marito e all'amico

Ad un anno e mezzo di distanza dalla morte della donna arriva il provvedimento del gip. Nuova perizia medico legale, si valuta la riesumazione della salma

Giovedì 22 Giugno 2023
Liliana Resinovich con il marito

TRIESTE - A un anno e mezzo di distanza dalla scomparsa di Liliana Resinovich, la Squadra mobile di Trieste ha sequestrato i telefoni cellulari di Sebastiano Visintin, marito di Lilly, e di Claudio Sterpin, l'uomo con il quale la donna sarebbe dovuta andare a vivere, in esecuzione delle disposizioni del gip Luigi Dainotti contenute nell'ordinanza di approfondimento delle indagini.

Lo riporta Il Piccolo, secondo il quale il procuratore capo, Antonio De Nicolo, avrebbe già individuato il professionista cui affidare la nuova perizia medico-legale. Sarà quest'ultimo a decidere se riesumare o no il corpo di Liliana. La polizia aveva già acquisita la copia forense del traffico telefonico delle due utenze, ma i dispositivi non erano mai stati sequestrati, sebbene, scrive Il Piccolo, siano stati intercettati. 

Una catenina vicino al luogo del corpo

Un pezzo di una catenina che potrebbe essere appartenuta a Liliana Resinovich è stato trovato a terra, a pochi metri dal luogo in cui fu rinvenuto il corpo, nel parco di San Giovanni a Trieste. In quel punto è stato anche trovato un blister di medicine. A rinvenire gli oggetti è stata la giornalista Tatiana Bellizzi, inviata della trasmissione Rai «Ore 14» condotta da Milo Infante, che in questi giorni è a Trieste per un approfondimento sulla vicenda. La cugina di Liliana Resinovich avrebbe riconosciuto la catenina, che, sosterrebbe, potrebbe davvero essere appartenuta alla vittima. Dei reperti è stata subito informata la Polizia scientifica, che effettuerà le analisi di rito.

Ultimo aggiornamento: 15:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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