Imprenditore edile minacciato di morte per telefono: arrestata banda di estorsori

Giovedì 1 Febbraio 2024
Imprenditore edile minacciato di morte per telefono: arrestata banda di estorsori

TRIESTE - Una banda di estorsori è stata arrestata dai carabinieri. Questi i fatti. Nei giorni scorsi un imprenditore edile, titolare di una ditta con 20 dipendenti e con numerosi cantieri aperti a Trieste, ha denunciato ai carabinieri di essere stato avvicinato da un uomo che, presentandosi come emissario di una pericolosa banda criminale, ha chiesto la consegna di 50mila euro.

L’uomo, che più volte ha ribadito di essere solo un semplice intermediario, ha esortato insistentemente l’imprenditore a pagare perché, a suo dire, gli uomini che lo avevano inviato erano veramente pericolosi. Contestualmente, la vittima, ha iniziato a ricevere sul proprio telefonino pesanti messaggi minatori con foto dei propri familiari ed anche l’immagine di una bomba molotov. Messaggi, pervenuti da diverse utenze telefoniche anche straniere, che hanno seriamente preoccupato l’imprenditore che immediatamente si è rivolto ai Carabinieri. Il Nucleo Investigativo, d’intesa con il Sostituto Procuratore dottor Tripani della Procura della Repubblica di Trieste, ha quindi avviato un’attività di indagine condotta anche attraverso attività tecniche di intercettazione. La strategia adottata è stata di temporeggiare sulla consegna per valutare l’entità reale della minaccia.

Ad un primo tentativo di ridurre la cifra ad una più raggiungibile nei tempi ristretti che la banda aveva concesso, sono seguite ulteriori minacce di morte per la vittima ed i suoi familiari. Successivamente l’accordo è stato fissato sulla cifra di 23mila euro ma da pagare immediatamente, pena l’incremento ulteriore della somma e conseguenze negative. Sempre d’intesa con la Procura, è stato organizzato uno scambio in una piazza centrale della città. Per la vittima è stato predisposto un plico voluminoso e ben visibile ai militari appostati nei pressi del punto di incontro ad interdire tutte le possibili vie di fuga. Alla consegna si è presentato il sedicente intermediario che, ricevuto il plico, è stato immediatamente bloccato. Condotto al Comando Provinciale di via dell’Istria, sul suo telefonino sono stati acquisiti i messaggi che lo stesso aveva scambiato con il complice.

Serrata attività investigativa ha permesso di individuare poco dopo anche quest’ultimo che, nel frattempo, aveva tempestato di chiamate la vittima per conoscere l’esito dello scambio. Una volta localizzato è stato tratto in arresto assieme all’intermediario i cui profili di partecipazione al reato erano divenuti ormai evidenti. I due sono stati portati al carcere del Coroneo mentre proseguono le indagini per chiarire compiutamente la vicenda ed individuare eventuali ulteriori complici.   

Ultimo aggiornamento: 12:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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