Trieste, furti nelle case organizzati nel dettaglio, si valutava anche se usare violenza o narcotici: due arresti

Due gli arrestati, perquisizioni per altri undici che potrebbero essere coinvolti nei reati

Giovedì 15 Settembre 2022 di Redazione Web
Le misure cautelari sono state eseguite dalla Squadra mobile di Trieste
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TRIESTE - Erano organizzati nel dettaglio i furti nelle case, da due persone di 22 e 51 anni, ora in carcere. Il provvedimento è stato eseguito oggi, 15 settembre, dagli agenti della Squadra mobile di Trieste, coordinati dal sostituto procuratore Chiara de Grassi. Inoltre, la polizia, con l'aiuto della Squadra mobile di Udine, ha eseguito 11 perquisizione domiciliari nei confronti di altrettante persone, di cui 8 indagate e 3 ritenute vicine ai due.

Le indagini sono iniziate dopo un furto commesso a marzo all'interno di una villetta sull'altipiano carsico; nell'occasione, approfittando della temporanea assenza dei proprietari, i ladri si erano introdotti nell'abitazione e, dopo averla messa a soqquadro, si erano allontanati con alcuni oggetti di valore.

Nel frangente, però, erano stati notati da alcuni residenti che avevano allertato le forze dell'ordine. L'intervento di alcuni equipaggi della Squadra Mobile e delle Volanti, oltre al recupero della refurtiva, aveva consentito di individuare due giovani di 22 e 23 anni. Successivamente era stata individuata anche un'altra persona, di 51 anni, ritenuta l'ideatore, organizzatore ed esecutore di una pluralità di reati contro il patrimonio, compiuti assieme al 22enne.

Secondo quanto accertato, i furti venivano organizzati nel dettaglio: veniva deciso il coinvolgimento e il ruolo degli eventuali complici, vagliate le variabili possibili e progettata l'esecuzione criminosa che si sarebbe dovuta concretizzare anche usando violenza o narcotici nei confronti delle vittime. Durante le indagini sono stati sequestrati anche gioielli e oggetti preziosi negli esercizi «compro oro» cittadini ai quali i ladri si rivolgevano per rivendere la refurtiva. Nel corso delle perquisizioni, è stato trovato nella loro disponibilità anche un lampeggiante blu tipico delle auto «civetta». 

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