Assalto in villa e rapina alla coppia di anziani: il cerchio si stringe attorno alla banda

Domenica 21 Agosto 2022 di Marina Lucchin
Polizia sulle tracce lasciate dai rapinatori degli anziani alla Mandria
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PADOVA - Rapinatori esperti? Forse. Ma di certo “pasticcioni”. Fatto sta che i malviventi, che giovedì sera hanno fatto irruzione in una villetta di via Asiago e picchiato i due anziani proprietari per andarsene, infine, con il misero bottino di pochi gioielli di modesto valore e le fedi delle loro vittime, hanno lasciato delle tracce della loro fuga. E ora la polizia, con l’aiuto anche carabinieri e guardia di finanza, sta dando la caccia a quei quattro violenti, setacciando tutta la provincia, e oltre. Sì, perchè, i banditi non hanno messo in conto una cosa: giovedì l’asfalto era bagnato. E così gli pneumatici dell’auto utilizzata per scappare hanno lasciato delle tracce e ora gli inquirenti hanno individuato con certezza la loro via di fuga (ipotizzata fin da subito): le scie conducono verso la tangenziale. E qui gli investigatori possono sfruttare le numerosissime telecamere che costellano il tragitto e le strade limitrofe, compresi i varchi nelle maggiori arterie che portano fuori provincia. 

LA TASK FORCE
I vertici della questura hanno fatto sapere che è stata disposta l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, in particolare nelle ore serali e notturne, anche attraverso lo svolgimento di mirati posti di controllo alla ricerca di veicoli e persone sospette secondo una pianificazione che coinvolgerà, appunto, anche carabinieri e guardia di finanza.
«Sotto il profilo dell’attività di polizia giudiziaria - spiegano dalla Questura - gli uffici a ciò deputati stanno alacremente procedendo nelle indagini, non tralasciando alcuna pista investigativa grazie anche allo sviluppo degli elementi raccolti in sede di sopralluogo dalla Polizia Scientifica».
Fondamentali, come detto, sono i fotogrammi raccolti dalla videosorveglianza comunale, ma anche altre tracce, quelle biologiche lasciate dai quattro banditi nella casa degli anziani coniugi.

L’obiettivo degli inquirenti è quello di velocizzare i tempi d’azione per evitare che il commando possa avventurarsi in altre azioni criminali


LE PISTE
Dalla descrizione fatta da uno sconvolto Paolo Piotto, l’83enne legato dai banditi, che è stato dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di 20 giorni, il dato che pare certo è che i malviventi erano originari dell’Est. La vittima conosce rudimentalmente qualche parola di origine slava, e ha riconosciuto alcuni vocaboli. Dalla loro voce e corporatura si tratta di persone giovani, sotto i 30 anni. Probabilmente sono dei trasfertisti internazionali che, in base alle stagioni vacanziere, arrivano in Italia, prendono di mira obiettivi relativamente “semplici”, come le ville isolate, mettono a segno colpi a raffica e poi fanno se ne tornano in Patria con tutti il bottino, che viene venduto all’estero.

 
IL PIANO
Probabilmente il commando si era preso qualche giorno per studiare bene il piano prima di agire. Hanno individuato un abitazione abbastanza lussuosa ma isolata, poi hanno lasciato l’auto all’uscita di via Asiago e hanno atteso che qualcuno aprisse la porta, invece che forzarla, in modo tale da evitare di perdere tempo e rischiare di farsi scoprire, con conseguente chiamata di emergenza da parte degli inquilini. E tutto, in effetti, è andato liscio, come da piani. Salvo il fatto che piovesse, il che ha consentito agli inquirenti di stabilire immediatamente quale via di fuga sia stata intrapresa. Le scelte d’altro canto erano solo due: o percorrere tutta via Asiago e poi proseguire per via Adria e finire in via Armistizio, oppure svoltare verso Voltabrusegana attraverso stradine di campagna, o, altrimenti, andare dritti in tangenziale dove forse avevano un’auto “pulita” che li aspettava. La videosorveglianza, però, potrebbe incastrarli. 

Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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