Coronavirus Veneto, diretta di Luca Zaia oggi: «Fase 2 con le mascherine si può riaprire a 360°». Dilemma seconde case

Giovedì 30 Aprile 2020 di Redazione Web
Coronavirus Veneto, la diretta di Luca Zaia oggi: cosa ha detto il presidente
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La diretta di oggi, giovedì 30 aprile, del governatore del Veneto Luca Zaia. Ieri la Regione ha presentato il piano di riapertura al pubblico di ospedali e cliniche private del Veneto: dal 4 maggio cambierà tutto.

Riapertura differenziata per le Regioni, Dpcm e ordinanze, il difficile dialogo tra gli enti locali e Roma: sono fra i temi più rilevanti affrontati oggi dal presidente Zaia che ha poi sottolineato come la sua idea sia comunque quella di andare verso una graduale riapertura che, grazie all'uso delle mascherine, potrebbe essere «a 360 gradi».

Il Governo avverte le Regioni: non allentare il Dpcm
Conte sull'emergenza Coronavirus. L'opposizione ha protestato perché il premier non ha indossato la mascherina e la seduta è stata sospesa per qualche minuto, finché il presidente della Camera Roberto Fico ha ricordato la decisione dei capigruppo secondo i quali dai banchi del governo è rispettata la distanza di sicurezza e quindi si può non mettere la mascherina. Nel suo discorso Conte ha messo in guardia gli enti locali dall'allentare le misure previste dal Dpcm e ha rivendicato il rispetto dei valori costituzionali in tutte le decisioni prese... (LEGGI TUTTO)




 

Covid Veneto, Zaia: la diretta di oggi

Donazioni, cittadini e bambini
«Sono 36.723 i donatori, abbiamo raggiunto i 57 milioni di euro, ringrazio tutti. Saluto la signora Carla di Padova, 80 anni, che chiama tutti i giorni finita la conferenza stampa. Ringrazio anche i condomini che hanno mandato messaggi per la nostra squadra. Nicole e Cristian Marchesin, che hanno decido di fare l'orto e ci mandano le foto».

Fase 2, cosa sta succedendo
«Abbiamo fatto videoconferenze ieri, oggi alle 13 ne abbiamo un'altra, avremo i ministri Boccia e De Micheli, avremo un focus dei controlli da fare nella Fase 2, i parametri che saranno elaborati dai tecnici. Lunedì ci sarà oltre un milione di lavoratori che ricominceranno a tornare in azienda, ma resta il tema e il problema di tutti quelli che continuano a rimanere chiusi. Credo che dovremo affrontare questa fase con estrema prudenza e lucidità. Le regole vanno rispettate in questa fase di convivenza, non torneremo molto velocemente allo stato precedente delle cose, è fondamentale comunicare correttamente ai cittadini, per esempio, che gli opsedali non potranno essere presi d'assalto come prima e andranno evitato gli assembramenti».

Il virus c'è, la mascherina unico metodo per proteggersi
«Restiamo convinti che la guardia non vada abbassata, il Covid c'è, altre comunità in giro per il mondo hanno dimostrato però che si può convere con il virus in assoluta sicurezza, a cominciare dall'uso della mascherina, che è fondamentale. Trovo quasi assurdo che si debba fare una legge per imporne l'uso: la mascherina salva la vita. Porterò un ex contagiato guarito a raccontarvi cosa significhi essere malati e affrontare il ricovero».

Apertura a 360 gradi con la mascherina
«Se mettessimo in sicurezza i cittadini con accorgimenti base potremmo tranquillamente affrontare l'apertura a 360 gradi, ed è esattamente la proposta di noi governatori». Lo ha affermato stamani il presidente del Veneto Luca Zaia. «Serve un nuovo approccio - ha aggiunto Zaia - fatto salvo la comunità scientifica; tutti hanno diritto di lavorare e non siamo una comunità di irresponsabili. Tutti i cittadini sanno che portare la mascherina non fa più sorridere. In Giappone non hanno adottato misure straordinarie perché culturalmente si utilizza la mascherina. Restiamo convinti del fatto che la guardia non va abbassata, è pur vero che altre comunità hanno dimostrato di poter attivare una fase di convivenza in sicurezza rispettando le regole, a partire dalla mascherina. Non la devi portare perché sennò c'è una multa, sto parlando di sicurezza per la nostra salute. Credo sia assurdo fare una legge - ha concluso - ma la mascherina salva la vita».  Il "re delle discoteche" della Marca e di Jesolo: «Urgente aprire almeno pizzerie e piscine»

Diagnostica
«Siamo ancora i primi per i tamponi eseguiti, stanno lavorando sul test sierologico qualitativo. E stiamo implementando tutte le attività per le microbiologie: a settembre vogliamo arrivare a 30mila tamponi al giorno», ha precisato Zaia.

Seconde case: multe, serve buonsenso
I cittadini chiamano le forze dell'ordine e ricevono risposte discordanti. «Chi controlla non deve esprimere giudizi, ma deve applicare le leggi: esiste un Dpcm e una ordinanza regionale. Qualsiasi controllore, se ha un dubbio, chiede alla Prefettura che gli darà una risposta scritta. Per il buonsenso la norma si applica sempre in maniera estensiva, non restrittiva».

Minori: un problema enorme
«Resta questo grosso problema, lunedì i genitori torneranno a lavorare e in casa restano i bambini e i minori delle scuole dell'obbligo. E le famiglie vanno sostenute economicamente.  Lo abbiamo scritto al Governo chiaro e tondo, riaprendo ove sia possibile, dalle scuole dell'infanzia, agli edifici scolastici vuoti, le associazioni sportive: potremmo creare un grande network, ma ci devono mettere nelle condizioni di farlo. Conte: «Valutiamo riapertura di nidi, materne e centri estivi. Se virus persiste rischio Pil a -10,4%». Bagarre per premier senza mascherina

Regioni. Apertura differenziata su base dei positivi

Questa l'ipotesi di Boccia a partire dal 18 maggio. «Noi riteniamo di essere pronti ad aprire. Credo sia corretto pensare che come abbiamo chiuso gradualmente sia giusto riaprire gradualmente, il tutto va calato sui modelli sanitari e le esperienze maturate. Abbiamo ora un quadro del Covid in Veneto che ci dice molte cose, credo si possa riaprire, fatto salvo il parere della comunità scientifica».

Crisanti chiama alla prudenza nelle riaperture? «Il professore è il nostro faro ma ha una visione purista, di come dovrebbe essere la riapertura, è chiamato a dare lo spaccato più estremo, ma poi esiste una condizione di equilibrio che noi dobbiamo trovare. Crisanti dice assolute verità ma qui si tratta di convivere con il virus».

Il difficile dialogo Regioni-Governo
«Ad oggi non abbiamo alcuna proposta sul tappeto per le Regioni, né formale né informale, ma deve esserci una sorta di "abito sartoriale" per ogni regione. Leggiamo le notizie sul giornale, ieri sera abbiamo fatto l'ultima conferenza e gli esponenti del Governo non ci hanno detto nulla, questo va capito. Le idee di Roma sono molto tecniche e molto complicate, quando metti troppi parametri rischi di uscire dal campo del buonsenso e finire in quello della matematica. Stiamo lavorando epr stabilire parametri comprensibili». 

Il parere del comitato scientifico della Regione?
«Noi presentiamo un progetto ai nostri esperti, in quel momento ci danno un aprere, ma si dovrà esprimere il comitato tecnico scientifico nazionale. Ci piaccia o non ci piaccia».

Salvini vuole votare in autunno, Zaia a luglio
«Non ho percezione di un "fuoco amico" di Salvini, ma confermo la volontà di andare a votare a luglio». Lo ha ribadito ai giornalisti il presidente del veneto Luca Zaia. «Ed è la posizione - ha aggiunto - di tutta la Conferenza delle Regioni. Votare a ottobre-novembre la vedo più rischiosa, anche perché l'Oms prevede una recrudescenza del virus, con rischio di non andare più a votare. I cittadini hanno un unico strumento, ed meglio pagare lo stipendio a chi è eletto, non a chi è prorogato», ha concluso.

La protesta della Lega alla Camera
«La protesta della Lega alla Camera? Mi pare una modalità corretta per sollevare l'attenzione rispetto ad un tema. Penso che la sede per discutere sia quella parlamentare, quindi ci sta. È giusto che alcune partite si discutano in Parlamento». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, rispetto all'occupazione dell'Aula, ieri, da parte della Lega. 


Conte, illegittime ordinanze regionali meno restrittive del Dpcm
Luca Zaia non ritiene che il Veneto possa essere indicata tra le Regioni che sono andate oltre le misure indicate dai Dpcm. «No - ha detto, rispondendo ad una domanda sulle critiche arrivate in queste ore dal Governo - Le nostre ordinanze sono sempre state motivate, e fatte nell'ambito della sostenibilità. E fino a giovedì scorso, vedi i 200 metri per spostarsi da casa, avevamo applicato il Dpcm sempre in maniera restrittiva».

«Col nuovo Dpcm posso muovermi in tutta la regione per andare a trovare un congiunto, che come ha detto giustamente il viceministro Sileri, può essere un amico, e sarei in contraddizione se permetto di sgranchirsi le gambe fuori di casa dentro il Comune, o ordinare una pizza per asporto? Dai..! Non si dica che il Veneto non è in linea. È in linea. Vorrei discutere in un Tribunale questa cosa, per vedere se abbiamo ragione o no». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, rispetto alle critiche del Governo sulle ordinanze troppo permissive di alcune Regioni. 


Riaperture: cosa succede sul fronte trasporti pubblici?
«Stiamo lavorando in attesa di capire quali regole verranno stabilite. Per noi l'uso della mascherina ci aiuta ad affrontare il tema, oggi alle 16 abbiamo un incontro proprio su questo tema».
  


La nuova ordinanza del Veneto 27 aprile 2020 Cosa cambia SCARICA IL PDF


 

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 13:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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