West Nile, focolaio a Zero Branco. Sale il numero dei contagiati

Sabato 27 Agosto 2022 di Mauro Favaro
West Nile un focolaio a Zero Branco

TREVISO - Focolaio di West Nile a Zero Branco. Due persone residenti in centro sono state contagiate dal virus diffuso dalle zanzare comuni. Giovedì c'è stato un sopralluogo da parte dell'Usl della Marca. E da qui è emersa la necessità di procedere con una disinfestazione straordinaria contro le zanzare tra la piazza principale e la Noalese, dalla chiesa alle Poste. Anche nelle aree private. L'ordinanza firmata dal sindaco Luca Durighetto, inoltre, impone ai residenti nell'area in questione di restare all'interno, chiudere le finestre e spegnere gli impianti di ricambio d'aria durante la disinfestazione in strada prevista, oltre al giro già effettuato questa notte, dalle 13 di oggi in poi.

Fino alla comunicazione del cessato intervento. «In seguito si legge nel provvedimento si raccomanda di procedere con l'uso di guanti alla pulizia con acqua e sapone di mobili, suppellettili e giochi dei bambini lasciati all'esterno e che siano stati esposti al trattamento».


IL QUADRO
È uno degli effetti dell'avanzata del West Nile. Solo nell'ultima settimana nella Marca ci sono state 9 persone contagiate dal virus. Il tutto senza contare chi è andato incontro a sintomi lievi. Nel dettaglio, 6 persone hanno avuto la febbre e 3 sono arrivate a sviluppare malattie neuro-invasive. Il quadro generale, come confermato dal bollettino regionale, dice che con queste ultime salgono a 34 le infezioni da West Nile Virus registrate quest'anno in provincia. La Marca è seconda solo al padovano, seppur a distanza (fino ad ora nella provincia di Padova ci sono stati 122 casi). Sempre nell'ultima settimana è emerso anche un nuovo caso di febbre Dengue. Il totale sale così a 6. Sostanzialmente tutti in persone rientrate dall'estero. In questo ambito il trevigiano è la prima provincia del Veneto. Ieri, infine, è stato formalmente registrato anche il primo caso, per quest'anno, di una persona che ha sviluppato una meningo-encefalite da Tbe in seguito al morso di una zecca. «Ma è successo all'inizio di luglio», specificano dall'Usl della Marca. Altre due persone, invece, hanno contratto un'infezione da Tbe senza però conseguenze a livello neurologico.


L'ESCALATION
La minaccia più pesante oggi è proprio quella riguardante il West Nile. A metà luglio due persone hanno perso la vita dopo che la puntura di una zanzare infetta è sfociata in un'encefalite: un uomo di 73 anni di Merlengo e una signora di 87 anni di Salgareda. L'unica possibilità di prevenzione passa per la riduzione del numero di zanzare. Oltre ovviamente alle buone pratiche personali: a partire dall'uso di repellenti e dall'attenzione a evitare ristagni d'acqua. Le disinfestazioni non si fermano. Quest'anno, però, complice l'estate caldissima e le pozze d'acqua nei fiumi a lungo a secco, le zanzare si sono avvicinate alle persone come mai prima d'ora. E il moltiplicarsi dei contagi da febbre del Nilo non è che la conferma finale. Non è sempre semplice arrivare a una diagnosi certa nel giro di poco tempo. I medici hanno anche dovuto eseguire punture lombari per analizzare il liquor cerebrospinale ed escludere l'ipotesi meningite. Uno dei più importanti indizi arriva nel momento in cui l'esame sierologico conferma la presenza di anticorpi legati al West Nile. Dopodiché si attende solo la conferma definitiva dai laboratori di Padova. Quasi sempre, però, l'esito è dato per scontato. «I numeri riscontrati in questo periodo sono superiori agli anni precedenti ha spiegato Davide Gentili, medico igienista del servizio Igiene e sanità pubblica, referente dell'Usl per le arbovirosi la situazione ambientale e climatica di questa estate sta determinando un contesto favorevole alla circolazione di West Nile Virus». Il primo caso in assoluto di West Nile è stato registrato in Veneto nel 2008. Poi la febbre del Nilo è diventata sostanzialmente endemica in estate. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare di tipo Culex, che attraverso le loro punture rappresentano il principale mezzo di trasmissione all'uomo.

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