Maltratta la compagna trevigiana e le porta via il figlio a Tenerife: «Non vedo il mio bambino da ormai quattro anni»

Inizia il processo per sottrazione di minore

Domenica 11 Giugno 2023 di Giuliano Pavan
Maltratta la compagna trevigiana e le porta via il figlio a Tenerife: «Non vedo il mio bambino da ormai quattro anni»

TREVISO - Si era trasferita alle Canarie con il compagno pochi mesi dopo la nascita di suo figlio. Ma il sogno di veder crescere quel bimbo sulle spiagge di Los Cristianos, a Tenerife, si è ben presto trasformato in un incubo per una mamma trevigiana di 34 anni, residente in comune dell’hinterland di Treviso, che da quasi 4 anni non ha più notizie né del piccolo né di quell’uomo che gliel’ha portato via, e che ora è sotto processo per sottrazione di minore.

La prima udienza è stata calendarizzata a inizio luglio e la donna, difesa dagli avvocati Gaia Franchin e Valentina gatti, si costituirà parte civile per riuscire a riabbracciare suo figlio.


LA VICENDA
Tutto ha inizio nel 2017, quando la 34enne è diventata madre. Assieme al compagno, tre anni più giovane di lei, ha deciso di costruirsi una nuova vita a Tenerife, dove in passato aveva già vissuto per diversi anni prima di tornare in Italia. Volevano entrambi un lavoro, una casa e una famiglia sulle sponde dell’oceano Atlantico. Le difficoltà iniziali d’ambientamento sono sparite quasi subito: il bimbo cresceva, e iniziava a interagire con i genitori. Ma l’idillio è durato poco. Lei aveva subito trovato lavoro, lui invece faticava ad averne uno stabile. E il rapporto tra i due ha iniziato a incrinarsi, complice anche l’abuso di alcol e stupefacenti (come descritto nella denuncia) da parte dell’uomo. Le litigate non si contavano, tanto che i vicini di casa più di una volta hanno fatto intervenire le forze dell’ordine. Una, in particolare, ha portato la polizia a segnalare l’uomo alle autorità per maltrattamenti in famiglia: gli agenti avevano trovato la porta sfondata e la casa tutta a soqquadro, imponendo il suo allontanamento. Lei, però, per amore del piccolo non aveva sporto denuncia, facendo decadere il provvedimento qualche settimana più tardi. Il compagno torna così a casa, ma rimane poco: nei primi mesi del 2018 si trasferisce a Santa Cruz, nel nord dell’isola, con un’altra donna. Una relazione durata fino alla fine dell’estate. Senza lavoro e senza un posto dove vivere, l’uomo torna a bussare alla porta della sua ex, che lo riaccoglie in casa solo per permettergli di rimettersi in piedi: è stato l’inizio della fine. 


LA DENUNCIA
Le violenze domestiche si intensificano, tanto che la 34enne, che stava affrontando un periodo di fragilità psicologica, viene di fatto segregata in casa: le è stato sottratto il telefono e le sono stati distrutti i documenti. Violenze che la donna ha sopportato, anche quando in casa loro si è trasferito un amico dell’uomo. Siamo all’inizio del 2019. A salvarla da quella situazione c’ha pensato il fratello, che l’ha portata in Italia per rimettersi in sesto. Mai avrebbe pensato che quel viaggio di ritorno, durato pochi giorni, coincidesse con la decisione del compagno di sparire con il figlio. Tornata a Tenerife, infatti, non riusciva più a trovarli. Ad agosto 2019 li ha visti l’ultima volta, e ha provato a denunciare la sottrazione del minore anche in Spagna. Ma non si è mosso nulla. Così la 34enne ha deciso di tornare in Italia e rivolgersi alle autorità italiane per cercare di riavere il figlio, ma nel periodo peggiore: era l’inizio del 2020 e il Covid l’ha costretta a non poter più andare a Tenerife. I suoi legali, a luglio 2020, hanno fatto scattar le indagini della Procura di Treviso, ma l’uomo e il bambino sono irreperibili. E ora, dopo tre anni di ricerche senza esito, il caso è approdato in tribunale dove la donna spera di ottenere una condanna per l’ex compagno e poter così riabbracciare il bambino, che ora ha 6 anni (ed è anche lui senza documenti, con la conseguente impossibilità di andare a scuola, ndr) e che lei non vede da quando ne aveva poco più di 2.

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