VILLORBA (TREVISO) - Da qualche giorno sul municipio sventolano solo le bandiere del Comune e della Regione. Quelle dell'Italia e dell'Europa restano ammainate. Mentre sotto i pennoni si staglia un gonfalone del Leone di San Marco. La decisione di gestire i vessilli in questo modo è stata presa dal sindaco Marco Serena, più che mai sensibile alla causa degli indipendentisti finiti dietro le sbarre e non nuovo a lanciare messaggi attraverso la facciata del municipio.
La cosa, però, non piace all’opposizione. «Vedo una certa discordanza nel pensiero di un primo cittadino che prima si propone di fondere due Comuni e 10 giorni dopo l'esito deludente sposa la corrente indipendentista saltando di palo in frasca - attacca Enrico Bellio, segretario del Pd - non si abbassano le bandiere di Italia ed Europa in municipio. Mai. Si può esporre a casa propria la bandiera che si vuole, ma non nel luogo di riferimento e rappresentanza di più di 19mila cittadini».
Secca la replica di Serena: «Il sindaco non è secessionista. Mai stato. Ma non tollera l'azione di un potere debole che arresta uomini e donne per le proprie idee - tira dritto - con i princìpi non si scherza né si può arretrare per ragioni di opportunismo politico». «Il tricolore va esposto in occasioni precise - conclude - al di fuori delle occasioni canoniche, può essere ritirato».
Ultimo aggiornamento: 08:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA La cosa, però, non piace all’opposizione. «Vedo una certa discordanza nel pensiero di un primo cittadino che prima si propone di fondere due Comuni e 10 giorni dopo l'esito deludente sposa la corrente indipendentista saltando di palo in frasca - attacca Enrico Bellio, segretario del Pd - non si abbassano le bandiere di Italia ed Europa in municipio. Mai. Si può esporre a casa propria la bandiera che si vuole, ma non nel luogo di riferimento e rappresentanza di più di 19mila cittadini».
Secca la replica di Serena: «Il sindaco non è secessionista. Mai stato. Ma non tollera l'azione di un potere debole che arresta uomini e donne per le proprie idee - tira dritto - con i princìpi non si scherza né si può arretrare per ragioni di opportunismo politico». «Il tricolore va esposto in occasioni precise - conclude - al di fuori delle occasioni canoniche, può essere ritirato».
