VILLORBA - Voleva risparmiare 100 euro.
AL POSTO DI BLOCCO
Quando la pattuglia ha sventolato la paletta, lui ha accostato, con la serenità di chi non ha nulla da temere. I documenti erano in regola: tutti tranne uno. «La sua assicurazione è falsa». A quelle parole l’82enne, ex agente di commercio, è rimasto impietrito. Ai militari è bastato un rapido controllo nella banca dati delle forze dell’ordine per verificare che quell’auto era sprovvista di assicurazione. «Probabilmente avevano rilevato l’irregolarità attraverso i lettori targhe o altri strumenti in dotazione - ipotizza la figlia Sara M., dispiaciuta per l’accaduto. La sanzione è scattata inesorabilmente: 866 euro di multa (ridotta a 606 se pagata entro cinque giorni), fermo amministrativo del veicolo e 5 punti in meno sulla patente. Oltre alle spese per rifare una polizza, vera stavolta. L’anziano è andato subito a presentare denuncia ai carabinieri allegando alla querela tutti i documenti legati alla pratica fasulla. Adesso spera che gli investigatori, tracciando il pagamento, riescano a smascherare i truffatori, così da essere risarcito del danno. L’intestatario del bonifico non era la compagnia assicurativa ma una persona fisica: un’anomalia che avrebbe dovuto insospettire il cliente. Invece non ci ha fatto caso ed è stato gabbato. L’anziano ha dovuto sborsare una cifra cospicua. Fra multa, carroattrezzi e nuova polizza, il raggiro gli è costato quasi 1.500 euro.
LA BEFFA
Uno smacco non da poco per chi in auto è sempre stato impeccabile. «Papà è sempre ligio nelle scadenze - assicura la figlia -. Da ex agente di commercio, è abituato a viaggiare molto e vuole essere certo di farlo in sicurezza. Finora non aveva mai preso multe né perso punti della patente. Purtroppo è caduto vittima di questa truffa ignobile». Non è l’unico, purtroppo: sono tanti i trevigiani raggirati da sedicenti agenti di compagnie assicurative, salvo poi scoprire di essere senza copertura.