Vendemmia vip al chiaro di luna. Presenti anche il governatore Zaia e le campionesse dell'Imoco Volley Foto

Sabato 10 Settembre 2022 di Giulia Soligon
Vendemmia al chiar di luna
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La qualità del vino passa anche attraverso l'influsso benefico della luna, meglio se piena. Lo sa bene Sarah Dei Tos, vignaiola per vocazione e ideatrice di Grappoli di luna, l'unica vendemmia notturna sulle colline del Prosecco, giunta quest'anno all'ottava edizione. A far da cornice alla serata con ospiti d'eccezione, tra cui il governatore Luca Zaia e le campionesse dell'Imoco Volley - La Vigna di Sarah, l'incantevole agriturismo a Cozzuolo di Vittorio Veneto, luogo ideale per un soggiorno rilassante, ma innanzitutto culla di una produzione vinicola di alta qualità, dalla quale nasce anche l'omonima bottiglia Grappoli di Luna, l'unico Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG ricavato proprio dalla vendemmia notturna.

A inaugurare questa edizione avvolti dalla bellezza del tramonto, l'Oasi biologica, un evento enogastronomico tutto dedicato ai prodotti di una selezione di aziende locali, che hanno fatto del rispetto dell'ambiente e dei cicli naturali una sfida e una filosofia per il futuro. Ma non solo cibo e vino ad allietare la serata che ha visto la partecipazione di circa duecento persone. Se al chiaro di luna la festa tra i filari si traduce in forbici da zarpir, all'ombra delle colline, Patrimonio Unesco dal 2019, prendono forma racconti di vigneti eroici in un talk show moderato dalla conduttrice televisiva e attrice Metis di Meo.


IL PREMIO
Sì, perché qui il Prosecco Superiore Docg pare non essere solo di casa, ma anche di monastero. Come quello cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di San Giacomo di Veglia (Vittorio Veneto), che ospita al suo interno un vigneto, dal quale, grazie alla collaborazione con La Vigna di Sarah, sarà prodotta la prima etichetta del Prosecco di abbazia. Consegnato infatti al monastero cistercense il premio La Vigna di Sarah Bio per l'agricoltura eroica alla presenza della madre badessa Aline Pereira Ghammachi. Un raccolto in piena notte, quindi, che ha tutto il profumo di un inno alla natura e alla ricchezza di questo territorio, spirito vibrante della tradizione vitivinicola veneta. Un'occasione anche per conoscere un sistema dell'agricoltura rivolto al biologico, dove il rispetto dell'ambiente non è solo una scelta etica, ma anche una forma di rispetto per la salute del consumatore.


LA PADRONA DI CASA
Un'esperienza by night che non è solo un evento suggestivo lungo i filari illuminati dalla luna e dalle lanterne a forma di pallone. Tra la materia prima e il suo derivato, l'influenza lunare ci sarebbe, eccome! «Le basse temperature della sera permettono di far arrivare l'uva in cantina non ossidata» spiega Sarah «e poi, dalla terra, al calar del sole si levano profumi e aromi differenti». È dunque un forte richiamo e contatto con la natura quello raccontato da Sarah, alla quale la notte non porterebbe solo consiglio, ma anche un prossimo grande obiettivo. «Vorrei estendere la vendemmia notturna in tutti i 18 ettari di vigneto. Le fresche temperature della sera gioverebbero sia all'uva sia a chi in vigna ci lavora, abituato ancora ai 30 gradi delle calde giornate estive». Attenzione alla sostenibilità e apertura al biologico è quanto traspare dalle parole di Sarah, intenzionata non tanto «a ottenere la certificazione biologica, quanto a ridurre il passaggio di trattori in azienda, così da salvaguardare ogni singola pianta. La nostra ricerca mira a investire sulla biodiversità e sulla sostenibilità, nell'ottica di coinvolgere non solo la pianta di vigna, ma anche quella dell'ulivo, coltivato nelle colline circostanti e dal quale ne ricaviamo l'olio».


LE PROSPETTIVE
«Turisticamente, la destinazione che cresce di più in Veneto è il Prosecco, nei dieci anni passeremo da 250mila presenze a un milione e duecentomila. Questo è un grande merito di chi ha creduto in questo territorio - ha sottolineato il presidente della Regione Luca Zaia - È un'agricoltura eroica, che vede più ricchezza e valorizzazione. D'altra parte, c'è da dire che oggi i giovani entrano in agricoltura e come diceva qualcuno, finchè c'è agricoltura e prosecco, c'è speranza». La vigna di Sarah dunque è una delle grandi scommesse di chi ha deciso di credere e proteggere il proprio territorio. Non è un caso continua Zaia «se le 11mila frane sono in zone non presidiate dagli agricoltori. Immaginatevi quindi la zona del patrimonio dell'umanità, se non avesse l'agricoltura ci sarebbe spopolamento, non ci sarebbe reddito, non ci sarebbe il controllo e presidio del territorio». Oltre ai vigneti biologici coltivati a glera e all'orto botanico dove perdersi in lunghe passeggiate, La Vigna di Sarah offre anche la possibilità di pernottare in alloggi molto particolari chiamati Lunotte, mini suites in legno di larice e materiali eco-sostenibili a forma di botte, dotate di ogni comfort, che regalano una vista spettacolare sui vigneti.

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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