VITTORIO VENETO (TREVISO) - Sospeso dal lavoro per due mesi, dall'inizio di aprile alla fine di maggio, con annesso taglio dello stipendio. Il motivo? Alcune frasi su un presunto aumento delle morti improvvise e sul rischio di eventuali reazioni avverse anche a lungo termine collegate ai vaccini contro il Covid. È questo il provvedimento disciplinare deciso per Valerio Petterle, 63 anni, medico necroscopo dell'Usl della Marca, inserito nell'equipe del servizio Igiene e sanità pubblica dell'ex Usl di Conegliano e Vittorio Veneto, tra le altre cose formato anche in omeopatia e in antroposofia, dottrina teosofica alla base del movimento promosso da Rudolf Steiner.
L'INTERVISTA CONTESTATA
Nelle scorse settimane Petterle, già candidato sindaco con il Grande Nord a Vittorio Veneto nel 2019, aveva parlato con il giornale "La Verità" raccontando che dal suo osservatorio, quello di chi certifica i decessi sul territorio, le morti improvvise sono in aumento e che la metà dei decessi è per Sads, la sindrome della morte improvvisa dell'adulto. «Tra i defunti di mezza età, uno su due era sano - si legge - e in tutti noto danni alla ghiandola pineale, come se il loro sistema immunitario fosse deteriorato». Dichiarazioni sulle quali si allunga l'ombra di eventuali effetti collaterali del vaccino anti-Covid. Non a caso lo stesso Petterle, sempre attraverso il giornale, ha fatto trasparire la preoccupazione per il numero di infarti del miocardio e la richiesta di eseguire più esami post mortem. Frasi che ora il medico non conferma e non smentisce. «Ho fatto una chiacchierata» si limita a dire. Fatto sta che evidentemente l'Usl della Marca non ha considerato fondate le nette prese di posizione in materia. Da qui il provvedimento disciplinare.
NO-VAX IN CAMPO
E a quel punto potrebbe mettersi in modo un iter parallelo. Nel frattempo il mondo dei Free-vax e dei No-vax si schiera più che mai compatto accanto a Petterle. A cominciare da Riccardo Szumski, l'ex sindaco e medico di Santa Lucia di Piave radiato dall'Ordine di Treviso (verdetto sospeso in attesa dell'esito dei ricorsi). «Piena solidarietà al collega Valerio Petterle - scrive Szumski sui social - sospeso due mesi per rappresaglia dall'Usl 2 per le sue divulgazioni sulle autopsie». Così come a stretto giro di posta arriva anche la solidarietà di Gianluigi Paragone: «Sospeso e lasciato senza stipendio - tira le fila l'ex parlamentare - la caccia ai medici continua».
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