VITTORIO VENETO - «L'acqua che esce dal rubinetto non va utilizzata: è contaminata». Truffatori in azione in città. Al telefono una donna si è spacciata per un'incaricata di Piave Servizi, il gestore del servizio idrico. Con questa scusa, ha tentato di escogitare un modo per potersi poi introdurre nell'abitazione di un vittoriese che però alla telefonata non ha creduto ed ha prontamente contattato il numero verde di Piave Servizi, scoprendo che quello era solo un modo per raggirarlo. E non è stato il solo: anche a Casale sul Sile, due uomini si sono presentati alla porta di una famiglia e, spacciandosi per letturisti dei contatori, sono riusciti a entrare nell'abitazione, senza però fortunatamente riuscire a mettere a segno il loro piano truffaldino. A mettere in guardia i cittadini, dopo i recenti tentativi di raggiro registrati a Vittorio Veneto e a Casale sul Sile, è Piave Servizi.
GUARDIA ALTA
FINTI LETTURISTI
L'altro tentativo di truffa a Casale sul Sile con due uomini, sulla quarantina, che si sono spacciati per letturisti di Piave Servizi alla porta di un'abitazione, insistendo poi per entrare. «Una volta in casa - racconta Piave Servizi - hanno visitato tutte le stanze con la scusa di staccare le spine elettriche, per scongiurare eventuali corto circuiti dovuti a improbabili infiltrazioni d'acqua. Dall'abitazione, fortunatamente, non è stato rubato nulla e la famiglia ha segnalato ai carabinieri l'accaduto». Piave Servizi rammenta di prestare massima attenzione e di allertare, in caso di bisogno, le forze dell'ordine. Ricorda poi che nessun addetto visiona contratti e bollette o richiede pagamenti direttamente a domicilio.
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