Venezia. «Suo figlio ha avuto un incidente, è nei guai. Servono soldi per l'avvocato». Ma è una truffa, pensionato derubato

Lunedì 23 Gennaio 2023 di Tomaso Borzomì
«Suo figlio ha avuto un incidente, è nei guai. Servono soldi per l'avvocato». Ma è una truffa, anziani nei guai

VENEZIA - C'è il finto avvocato, il finto agente delle forze dell'ordine, ma anche il falso maresciallo della caserma dei carabinieri che chiamano a casa.

Il motivo è un incidente a figlio, nipote, marito o familiare, per i quali servono subito contanti per una cauzione che liberi il malcapitato dall'assicurazione o per far intervenire da subito un avvocato. A quel punto, un complice si reca a casa dell'anziano per farsi dare contanti, ma anche un orologio o gioielli e, se ci si casca, son dolori. Perché in verità l'incidente non esiste, nessuno ha subito danni, ma per evitare che la vittima della truffa provi a verificare il fatto, i ladri cercano di tenere al telefono il più possibile il pensionato. «Si insinuano nei sentimenti e portano subito attenzione al lato emozionale», ha spiegato il capitano dei carabinieri Giovanni Rubino, comandante della Compagnia di Venezia.

L'INCONTRO

L'occasione è stato l'incontro avvenuto ieri pomeriggio al centro anziani Gaag delle Zitelle, alla Giudecca, dove i circa sessanta presenti sono stati messi in guardia sulle possibili truffe. Il capitano, accompagnato dal maresciallo comandante della stazione dei carabinieri della Giudecca Giovanni Buttà ha poi proseguito ammonendo sulle altre fattispecie più in voga a livello provinciale: «Ci sono poi i finti incaricati a verificare eventuali fughe di gas. Cioè persone che suonano al citofono e prima che sia aperta la porta spruzzano in aria le ricariche degli accendini, dal forte odore di gas. A quel punto, una volta che l'uscio si schiude, i finti verificatori chiedono di fare un controllo, insinuandosi tra le mura di casa e a quel punto quello che succede, succede». Rubino ha sottolineato che sono fenomeni che si verificano con maggiori frequenze in terraferma: «La laguna, probabilmente per la natura delle truffe, è un po' più al riparo, visto che il sinistro stradale è difficile da verificarsi». Non manca però comunque un altro rischio, cioè quello delle poste: «C'è chi si reca al bancoposta perché vuole prelevare i contanti della pensione, può accadere che una volta erogati i soldi, il malintenzionato si avvicini per chiedere una verifica sui codici seriali delle banconote. L'ignara vittima si fida, dà le banconote, che nel frattempo vengono sostituite con quelle false».

L'AVVERTIMENTO

Il capitano conclude: «In città siamo comunque tranquilli, ma vogliamo puntare sulla prevenzione, l'obiettivo è che, qualora accada una cosa del genere, si drizzino le orecchie e si contatti il 112, conoscere aiuta ad evitare i rischi». Il prossimo appuntamento che i carabinieri danno alla sensibilizzazione verso le truffe in città sarà a Burano, ai primi di febbraio: «Sì, perché sono i due centri più attivi del territorio per quanto riguarda la popolazione meno giovane». A confermare il tutto è Giorgio Penzo, presidente del Gaag, che orgogliosamente fa notare come gli associati siano diventanti circa 250. Non manca però nel novero delle truffe quella dei cambio-contratto: «Bisogna tenere alta l'attenzione, dall'inizio dell'anno ho ricevuto quattro richieste di aiuto per un cambio contratto di energia elettrica, quando ci si affida a queste persone vuol dire arrivare ad avere un cappio terribile, per questo interveniamo con la Pec».
 

Ultimo aggiornamento: 15:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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