TREVISO (17 dicembre) - Erano le tre della notte scorsa, quando Jessica Morao ha smesso di soffrire. A provocarle tanto dolore negli ultimi due anni della sua vita stato un tumore raro che non le ha dato scampo, che l’ha uccisa a 20 anni. Postioma di Paese, il paese in provincia di Treviso dove, con la famiglia, Jessica viveva in via Fermi è stretta al dolore dei suoi genitori: papà Roberto e mamma Tiziana. È proprio lei a ricordare la figlia: «Jessica sapeva di dover morire, ha lottato con tutte le sue forze fino alla fine, ma la sua battaglia l’ha fatta soffrire moltissimo. Gli ultimi mesi sono stati atroci, eppure lei non si lamentava mai. C’è un dolore immenso certo, ma anche la consapevolezza che mia figlia ha finito di soffrire».
La ragazza nell’ultimo mese era ricoverata alla casa dei Gelsi, dopo essere stata un intero anno all’ospedale di Padova, sempre seguita dai familiari e dal fidanzato Davide. Ma già qualche mese fa si era resa conto che la fine era vicina. «Ad ottobre – racconta la mamma – per il 18esimo compleanno del fratello ha scritto a lui una lettera di addio». Nella pagina di Facebook del ragazzo, dopo la morte della sorella, è stata messa una fotografia di entrambi, quando da bambini giocavano insieme. In quella di Jessica, invece, si susseguono incessanti i messaggi dei suoi amici, di chi le voleva bene e soprattutto di chi ha tanto sofferto nel veder soffrire lei.
La ragazza poco prima di ammalarsi aveva trovato lavoro come impiegata commerciale. «Era entusiasta del suo lavoro – ricorda la mamma – che svolgeva con tenacia. Tenace lo è stata fino all’ultimo. Era una che le cose le diceva dirette, era forte. Lo è stata sempre, anche quando il dolore per i tre interventi subiti in due anni, sono stati fortissimi. Nell’anno in cui siamo stati a Padova era diventata la mascotte del reparto, le infermiere venivano sempre a coccolarla».
Il funerale di Jessica sarà celebrato domani, alle 10.30, nella chiesa di Postioma.
Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 09:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA La ragazza nell’ultimo mese era ricoverata alla casa dei Gelsi, dopo essere stata un intero anno all’ospedale di Padova, sempre seguita dai familiari e dal fidanzato Davide. Ma già qualche mese fa si era resa conto che la fine era vicina. «Ad ottobre – racconta la mamma – per il 18esimo compleanno del fratello ha scritto a lui una lettera di addio». Nella pagina di Facebook del ragazzo, dopo la morte della sorella, è stata messa una fotografia di entrambi, quando da bambini giocavano insieme. In quella di Jessica, invece, si susseguono incessanti i messaggi dei suoi amici, di chi le voleva bene e soprattutto di chi ha tanto sofferto nel veder soffrire lei.
La ragazza poco prima di ammalarsi aveva trovato lavoro come impiegata commerciale. «Era entusiasta del suo lavoro – ricorda la mamma – che svolgeva con tenacia. Tenace lo è stata fino all’ultimo. Era una che le cose le diceva dirette, era forte. Lo è stata sempre, anche quando il dolore per i tre interventi subiti in due anni, sono stati fortissimi. Nell’anno in cui siamo stati a Padova era diventata la mascotte del reparto, le infermiere venivano sempre a coccolarla».
Il funerale di Jessica sarà celebrato domani, alle 10.30, nella chiesa di Postioma.
