La maledizione di Szumski, di nuovo al palo per una lista non ammessa: la candidatura appesa a un filo

Venerdì 26 Agosto 2022 di Brando Fioravanzi
Riccardo Szumski
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SANTA LUCIA - C'è ancora uno spiraglio di speranza per l'ex sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski, alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.

Dopo che la lista presentata dal Partito Animalista è stata esclusa dalla Commissione elettorale della Corte d'Appello di Venezia, il team legale dello stesso ha deciso di ricorrere alla Corte di Cassazione che dovrà ora confermare o meno il provvedimento entro il weekend.

LA DECISIONE
Una scelta operata anche in altre regioni d'Italia dove il partito è rimasto a sorpresa fuori dalla corsa elettorale, come in Molise dove è stata contestata l'effettiva mancanza delle firme necessarie alla presentazione della lista in virtù di una precisa scelta politica basata sulla presenza alla Camera dei deputati di 10 Volte Meglio (fatto che avrebbe dovuto esonerare il partito dalla raccolta di sottoscrizioni). Ancora però non si conoscono i motivi che hanno spinto la Corte d'Appello veneziana a rigettare la candidatura della coalizione politica Partito Animalista-Ucdl (Unione per le cure e i diritti e le libertà)-10 Volte Meglio, ma oltre a Szumski (che anche ieri ha preferito non commentare quanto successo aspettando il risultato alla Suprema Corte) in attesa della decisione della Cassazione ci sono anche i colleghi di lista Natalia Buceatchi, Massimo Boccardo e Flavia Borrella, tutti candidati con lui al Senato per il Collegio plurinominale Veneto 1 Venezia-Treviso- Belluno.

LA SITUAZIONE
Il partito dell'ex sindaco santaluciese non è comunque l'unico ad essere rimasto al palo in seguito al provvedimento della Corte d'Appello. Sono difatti stati esclusi anche le liste Noi di centro di Clemente Mastella, Gilet arancioni del generale Pappalardo, Referendum e democrazia di Marco Cappato e un partito storico come Forza Nuova. Presenti come da programma, invece, le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, il M5S e Azione con Italia Viva, oltre alle new entry di Italia sovrana e popolare e Alternativa per l'Italia no green pass. Nel caso in cui il ricorso del Partito Animalista dovesse essere rigettato dalla Cassazione, le uniche liste anti-sistema in Veneto rimarrebbero quindi Unione popolare di Luigi De Magistris, Italexit di Gianluigi Paragone e Vita della parlamentare bassanese ex M5S Sara Cunial (con in lista anche l'ex sindaco di Resana Loris Mazzorato, noto per le sue posizioni contro i vaccini e filo Putin-Trump). Uno scenario non certamente ideale per Ucdl con il quale Szumski si è originariamente candidato raccogliendo in pochi giorni quasi 3mila firme per presentare la lista in Corte d'Appello. Il Partito Animalista di cui fa parte non si è difatti legato a Di Maio (Impegno civico) non volendo accettare alcun compromesso preferendo una coalizione a tutela dei diritti e delle libertà. Proprio per questo è stato scelto un simbolo composito per correre privi di legami sia con partiti tradizionali che con quelli anti-sistema che, pur puntando anche loro sul consenso dei no vax, hanno rifiutato ogni invito all'unione.

 

Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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