Costi aumentati e minori entrate: a Spresiano dopo 4 anni torna l'Irpef

Sabato 24 Dicembre 2022 di Mauro Favaro
SPRESIANO L'amministrazione comunale torna ad applicare l'Irpef

SPRESIANO - Aumenti alle stelle, minori entrate e maxi bollette. A Spresiano torna l’addizionale comunale Irpef. Era stata azzerata 4 anni fa. A fronte dei costi attuali, però, il Comune non può più fare a meno dei circa 600mila euro all’anno derivanti dall’imposta sul reddito delle persone fisiche. Basti pensare che solo i costi energetici hanno già registrato un aumento di oltre 400mila euro. L’alternativa sarebbe quella di tagliare i servizi.

Il sindaco Marco Della Pietra non la prende nemmeno in considerazione. E così con l’inizio del nuovo anno scatterà anche il ripristino dell’addizionale Irpef.

L’ALIQUOTA

L’aliquota sarà fissata a quota 0,4 per mille. Nel concreto, in media, vuol dire circa 50 euro per abitante, neonati compresi. Senza scaglioni progressivi. E con l’esenzione totale per i redditi sotto ai 10mila euro. Il via libera definitivo arriverà nel consiglio comunale del 29 dicembre. «Non è una nuova tassa: torniamo di fatto al sistema che avevamo fino al 2018, applicando l’aliquota minima -fa il punto il primo cittadino- ci dispiace. Ovviamente avremmo preferito evitarlo. La scelta è stata fatta per non ridurre nessun tipo di servizio. E non appena ci sarà la possibilità torneremo ad azzerare l’Irpef». Della Pietra sottolinea che fino ad ora è stato fatto il massimo sul fronte del bilancio. «Negli ultimi quattro anni abbiamo lasciato quasi 3 milioni di euro nelle tasche dei cittadini di Spresiano -evidenzia- la decisione di ripristinare l’addizionale non è arrivata a cuor leggero. Ma ci si è trovati davanti a un bivio: o si riducevano i servizi o si ripristinava un’imposta che era stata tolta». Tra i servizi confermati c’è anche il maxi-piano da oltre 600mila euro all’anno che rende gli asili di Spresiano quasi gratuiti per i residenti. Questo consente al Comune di rimborsare tra i 70% e il 100% delle rette pagate dalle famiglie con Isee fino a 60mila euro. Solamente chi supera tale quota è chiamato a pagarsi la retta per intero.

I RISPARMI

Negli ultimi 4 anni la giunta Della Pietra era riuscita ad azzerare l’addizionale Irpef grazie a una serie di risparmi e riorganizzazioni. I costi di alcuni appalti erano stati ridotti fino al 30%. E si era accelerato sul fronte del recupero crediti. Il passaggio da AscoHolding alle azioni AscoPiave, inoltre, aveva permesso di avere più risorse a disposizione. Negli ultimi anni, però, è cambiato il mondo. Prima con l’emergenza Covid. E di seguito con l’esplosione della guerra in Ucraina, le tensioni internazionali e l’aumento generale dei prezzi, a partire dal caro bollette. Quelle recapitate in municipio, tra luce e gas, sono lievitate di oltre 400mila euro. Nell’ultimo anno, per di più, il contributo per le escavazioni nel territorio di Spresiano è diminuito di 100mila euro. Con questi numeri i conti sono presto fatti. Serviranno altri interventi? Il Comune ha inserito nel piano delle vendite sia villa Sina che la struttura dell’ex scuola di Lovadina, che potrebbe ospitare un centro di riabilitazione in convenzione con l’Usl, facendole stimare dall’Agenzia delle Entrate. Ma si procederà con i piedi di piombo. «Non ci sarà alcuna svendita. Le stime servono anche per eventuali concessioni -conclude Della Pietra- stiamo discutendo alcuni progetti. Se non andranno in porto, comunque, non resteremo sicuramente a guardare».

Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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