Spruzza lo spray urticante in classe: gli inquirenti non credono all'errore e denunciano lo studente 17enne

Domenica 9 Ottobre 2022 di Maria Elena Pattaro
I carabinieri al Turazza
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TREVISO - Per gli inquirenti la spruzzata di spray al peperoncino nel laboratorio dell’istituto Turazza non si può liquidare come un equivoco. Per questo il 17enne è stato denunciato alla Procura dei Minori di Venezia, che valuterà eventuali provvedimenti. La versione del “colpevole”, che ha raccontato di aver pigiato per sbaglio l’erogatore confondendolo con il Ventolin della compagna asmatica, non li convince: il ragazzo non avrebbe premuto accidentalmente ma volontariamente la bomboletta. Si rafforza dunque l’ipotesi della bravata, fatta probabilmente per gioco, senza pensare alle conseguenze. I militari hanno già inviato una prima segnalazione all’autorità giudiziaria, che deciderà se proseguire nell’azione penale oppure archiviare il caso. La scuola riconduce l’episodio a un errore, frutto di una leggerezza commessa dallo studente del terzo anno, che si è subito mostrato affranto e pentito quando ha compreso la gravità del gesto. 
 

LE RAGAZZE STANNO MEGLIO
In attesa di un eventuale sviluppo giudiziario, arrivano notizie confortanti sulle condizioni di salute delle cinque ragazze intossicate, tutte tra i 16 e i 17 anni: «Stanno meglio e questa è la cosa più importante» dice sollevata Laura Schiavon, dirigente del centro di formazione professionale di via da Milano, a Fiera.

L’ultima, la più grave, rimasta in osservazione tutta la notte al Ca’ Foncello per una sospetta reazione allergica, è stata dimessa ieri mattina. Le altre quattro invece erano tornate a casa già nella giornata di venerdì. Tra loro c’è chi vuole lasciarsi alle spalle il brutto episodio e chi, insieme ai genitori, sta valutando se presentare querela. «Ho ancora un po’ di mal di gola e di mal di testa, ma il peggio è passato - racconta una delle intossicate -. È stato terribile, eravamo terrorizzati. Una bravata? Non so cosa pensare...il nostro compagno ci ha detto che è stato un errore, si è scusato e si è messo pure a piangere». La scuola sta valutando un provvedimento disciplinare nei confronti dello studente del terzo anno. «Quello che è successo non deve più accadere in nessuna classe, il collegio dei docenti deciderà quali interventi attuare, ma saranno rieducativi non punitivi» precisa la dirigente, che già nell’immediatezza aveva scartato l’ipotesi della sospensione, tornando a ribadire che «si è trattato di un incidente». 

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LA RICOSTRUZIONE
Secondo la scuola tutto sarebbe nato da un equivoco: il 17enne, di origini albanesi, voleva aiutare una compagna di 3B indirizzo acconciature che accusava una lieve crisi respiratoria. La coetanea era nell’atrio: quando lui è uscito per andare in bagno gli ha chiesto di portarle il Ventolin, farmaco anti-asma che lei aveva nello zaino. Frugando nella cartella però il ragazzo ha trovato anche un altro flacone: spray al peperoncino, che ha spruzzato nell’aria. «Per sbaglio, non sapevo quale fosse il flacone giusto» ha spiegato il ragazzo alla preside. Il tempo di uscire dal laboratorio per consegnare il Ventolin e al rientro ha trovato l’intera classe che tossiva. Il resto è cronaca: i 24 ragazzi evacuati nel panico generale, cinque ragazze intossicate, l’intera scuola allarmata e le pattuglie dei carabinieri sul posto per fare chiarezza sull’episodio.

Ultimo aggiornamento: 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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