TREVISO - Per gli inquirenti la spruzzata di spray al peperoncino nel laboratorio dell’istituto Turazza non si può liquidare come un equivoco. Per questo il 17enne è stato denunciato alla Procura dei Minori di Venezia, che valuterà eventuali provvedimenti. La versione del “colpevole”, che ha raccontato di aver pigiato per sbaglio l’erogatore confondendolo con il Ventolin della compagna asmatica, non li convince: il ragazzo non avrebbe premuto accidentalmente ma volontariamente la bomboletta. Si rafforza dunque l’ipotesi della bravata, fatta probabilmente per gioco, senza pensare alle conseguenze. I militari hanno già inviato una prima segnalazione all’autorità giudiziaria, che deciderà se proseguire nell’azione penale oppure archiviare il caso. La scuola riconduce l’episodio a un errore, frutto di una leggerezza commessa dallo studente del terzo anno, che si è subito mostrato affranto e pentito quando ha compreso la gravità del gesto.
LE RAGAZZE STANNO MEGLIO
In attesa di un eventuale sviluppo giudiziario, arrivano notizie confortanti sulle condizioni di salute delle cinque ragazze intossicate, tutte tra i 16 e i 17 anni: «Stanno meglio e questa è la cosa più importante» dice sollevata Laura Schiavon, dirigente del centro di formazione professionale di via da Milano, a Fiera.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo la scuola tutto sarebbe nato da un equivoco: il 17enne, di origini albanesi, voleva aiutare una compagna di 3B indirizzo acconciature che accusava una lieve crisi respiratoria. La coetanea era nell’atrio: quando lui è uscito per andare in bagno gli ha chiesto di portarle il Ventolin, farmaco anti-asma che lei aveva nello zaino. Frugando nella cartella però il ragazzo ha trovato anche un altro flacone: spray al peperoncino, che ha spruzzato nell’aria. «Per sbaglio, non sapevo quale fosse il flacone giusto» ha spiegato il ragazzo alla preside. Il tempo di uscire dal laboratorio per consegnare il Ventolin e al rientro ha trovato l’intera classe che tossiva. Il resto è cronaca: i 24 ragazzi evacuati nel panico generale, cinque ragazze intossicate, l’intera scuola allarmata e le pattuglie dei carabinieri sul posto per fare chiarezza sull’episodio.