Spaccio di droga nel Punto Snai di Montebelluna: scatta la stretta della Questura e il centro scommesse chiude per cinque giorni

Martedì 10 Ottobre 2023 di Vera Manolli
Spaccio di droga nel Punto Snai di Montebelluna: scatta la stretta della Questura e il centro scommesse chiude per cinque giorni

MONTEBELLUNA (TREVISO) - Spaccio di droga nel Punto Snai di palazzo Guarda: scatta la stretta della Questura di Treviso e il centro scommesse chiude per cinque giorni.

Saracinesche abbassate a partire da ieri per l’attività di Corso Mazzini dove, durante un controllo dei carabinieri, un avventore è stato trovato in possesso di stupefacenti. Il provvedimento è stato firmato nei giorni scorsi dal Questore Manuela De Bernardin nei confronti del titolare dell’attività Yu Ziyan, di origine cinese. Ziyan da diversi anni gestisce la sala scommesse, spesso punto di incontro di volti già noti alla giustizia.


I CONTROLLI
Corso Mazzini e palazzo Guarda sono spesso sotto la lente delle forze dell’ordine, in particolare con controlli da parte dei carabinieri di Montebelluna. Diverse le operazioni degli uomini dell’Arma, che hanno portato a diversi arresti per spaccio o denunce per altri reati. È stato proprio durante uno di questi controlli che gli uomini dell’Arma hanno pizzicato un avventore con una dose di cocaina acquistata poco prima dentro al centro scommesse. Da qui è scattato il provvedimento del Questore, notificato nei giorni scorsi al titolare dell’attività con la chiusura di cinque giorni. In diverse occasioni i carabinieri avevano riscontrato la presenza di pregiudicati tra i clienti dell’attività, o comunque volti già noti alla giustizia. «Continua da parte della Polizia di Stato, dall’Arma dei carabinieri e dalle altre forze dell’ordine - fa sapere la Questura- l’attività di controllo nei confronti degli esercizi commerciali, affinché svolgano la loro attività nel rispetto delle norme e senza criticità per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini».
I controlli continuano su tutto il territorio. Tra la notte di sabato e domenica i carabinieri hanno deferito per porto di armi o oggetti atti a offendere un 22enne. Nella sua auto è stato trovato un pugnale in acciaio con lama di quasi 15 centimetri. Mentre un altro 20enne in auto teneva un bastone in metallo lungo un metro. Altre due donne, una tunisina e una italiana già note alle Forze dell’ordine dopo un controllo sono state trovate in possesso di 4 coltelli.


IL PRIMO CITTADINO
«Un ringraziamento ai carabinieri di Montebelluna e alla questura di Treviso per l’operazione portata a termine - dichiara il sindaco Adalberto Bordin - continueremo la collaborazione con tutte le forze dell’ordine per rendere Montebelluna una città ancora più vivibile»

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