SPRESIANO - Oscar Marchetto, 59 anni, trevigiano di Ponte di Piave, festeggia i suoi dieci anni al comando di Somec salendo all'86% della controllata Fabbrica Works. Un altro passo verso la realizzazione di un grande gruppo della manifattura di qualità e del lusso, che ha il suo cuore del "saper fare" del Nordest e la griffe in Mestieri, il polo di aziende artigiane decollato nel 2022 e arrivato l'anno scorso a 70 milioni di giro d'affari con l'obiettivo di arrivare a 100 quest'anno. Mestieri, che progetta e realizza interni personalizzati, è la punta di diamante di un gruppo quotato in Borsa da 329 milioni di fatturato nel 2022 e 360 previsti per quest'anno che vive anche di due altre divisioni d'eccellenza: sistemi ingegnerizzati di facciate civili e architetture navali, e le cucine professionali. In totale fanno mille dipendenti (che raddoppiano con quelli dell'indotto, entro l'anno in arrivo altre 50 assunzioni). Un gruppo che procede spedito con oltre 110 milioni di euro di nuove commesse nel primo semestre di quest'anno, 70 milioni di dollari solo negli Usa.
Tanta la strada fatta da quel 2013 quando Marchetto acquisì la maggioranza di Somec (allora attiva solo nel settore navale) e insieme ai manager di allora e di oggi Giancarlo Corazza e Alessandro Zanchetta (soci della holding Venezia con poco più del 18%, il resto è di Marchetto): «Nel 2013 l'azienda faceva 25 milioni di fatturato, oggi siamo un gruppo che cresce bene di circa 30 società in 3 continenti con 17 impianti produttivi - spiega questo imprenditore vulcanico che, a 27 anni, è stato tra i fondatori della Nice - il mio sogno è arrivare a 500 milioni di giro d'affari entro il 2025 e diventare la Lvmh della manifattura.
NUOVA SEDE E MATERIOTECA
Nel frattempo Marchetto sta già facendo scouting e promette di acquisire altre tre aziende da inserire nella divisione Mestieri già l'anno prossimo. «E poi vogliamo aprire una nuova sede centrale nel Trevigiano di Mestieri entro l'anno prossimo con una "materioteca"», rivela il presidente e Ad di questa realtà "federale" (molto spesso nelle società acquisite i fondatori restano in minoranza o alla guida) ma con la maggioranza in capo a Somec e la direzione strategica di Marchetto. Ma cosa è una "materioteca"? «Una sorta di show room, cioè una mostra di quello che i nostri artigiani hanno realizzato e possono fare - spiega l'imprenditore -. Vogliamo valorizzare al massimo il made in Veneto e in genere il made in Italy della manifattura di altissima qualità, quello che nessuno nel mondo sa fare come noi. In futuro Mestieri potrebbe essere anche quotata in Borsa, ma per ora conta lo sviluppo e l'idea di strutturarla sempre di più: abbiamo preso un Ad, Flavio Chiari, una decina di manager lavorano al progetto e in futuro assumeremo ancora, con l'idea di sviluppare anche una scuola per giovani artigiani in collaborazione con gli istituti tecnici del territorio - osserva Marchetto -. I giovani italiani spesso non vogliono fare questi mestieri artigiani o non vogliono seguire le orme dei padri che hanno fondato piccole aziende, dei gioielli. Ecco, noi entriamo in queste realtà per risolvere il problema del passaggio generazionale e per dare un futuro a imprese che hanno fatto la storia del nostro territorio». Per lui il futuro è già qui e l'ha celebrato a Treviso con 800 dei suoi collaboratori in una grande festa lo scorso giugno. Marchetto però non smette mai di sognare e chissà dove arriverà. Lontano, molto lontano spera lui.
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