San Polo e Ormelle dicono "no"
Salta la fusione: LiaPiave addio

Lunedì 27 Gennaio 2014 di Annalisa Fregonese
San Polo e Ormelle dicono "no" Salta la fusione: LiaPiave addio
3
SAN POLO-ORMELLE (TREVISO) Fusione: un no lapidario. Al referendum per la costituzione del nuovo Comune LiaPiave, la percentuale dei contrari si è attestata sopra il 70% sia a San Polo che a Ormelle. Buona l'affluenza ai seggi: intorno al 50,24% a Ormelle e al 44,30% a San Polo.

Netta, dunque, la maggioranza che ha espresso il suo dissenso al progetto di fusione avviato circa 8 mesi fa dalle amministrazioni comunali di San Polo di Piave ed Ormelle. Il fallimento era nell'aria: lo si percepiva soprattutto agli incontri che i due Comitati, quello pro e quello contro la fusione, avevano organizzato con la popolazione. «Sono rammaricato, è logico -è il commento di Vittorio Andretta, sindaco di San Polo di Piave-. Mi dispiace, era un progetto al quale stavamo lavorando da oltre nove mesi. Questa è la volontà popolare, che è sacrosanta e va rispettata. Certo, sulla stessa ha pesato la posizione contraria di alcuni personaggi molto influenti a San Polo. Contraria non tanto sull'argomento quanto sui particolarismi. Dobbiamo riflettere sulla contrarietà espressa dai nostri concittadini».

«È la volontà popolare e bisogna rispettarla -aggiunge Andrea Manente, sindaco di Ormelle -. Trovo molto positiva l'affluenza ai seggi. Forse non siamo riusciti a trasmettere fino in fondo il segnale dei risultati positivi che potevano giungere con la fusione. Dico soltanto che, proseguendo da soli, sarà ben difficile mantenere i servizi comunali senza aumentare le tasse».

La contrarietà la si percepiva a pelle evidente il timore di perdere l'identità locale e la propria autonomia, di dover ripianare con le proprie risorse i debiti altrui e, per Ormelle, diventare frazione di San Polo.
Ultimo aggiornamento: 13:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci