Green, una casa su quattro nel trevigiano dovrà essere ristrutturata entro i prossimi dieci anni per adeguarla alle direttive europee

Giovedì 23 Marzo 2023 di Mattia Zanardo
Green, un'abitazione su quattro nel trevigiano dovrà essere ristrutturata entro i prossimi dieci anni per adeguarla alle direttive europee

TREVISO - Un'abitazione su quattro nella Marca dovrà essere ristrutturata entro i prossimi dieci anni per adeguarla alle nuove normative europee sull'efficienza energetica. Pena, il finire fuori legge e vedere il proprio valore precipitare. La cosiddetta direttiva "Case green", approvata nei giorni scorsi dall'Europarlamento, infatti stabilisce che entro il 2033 tutti gli edifici residenziali nei paesi membri dovranno raggiungere almeno la classe energetica D. Rispetto a un patrimonio immobiliare piuttosto vetusto com'è in media quello italiano, il passaggio riguarda una quota tutt'altro che trascurabile di fabbricati. E la provincia di Treviso non fa eccezione: secondo gli ultimi dati disponibili del 2021, elaborati da Confartigianato, a livello locale sono 112.640 gli immobili residenziali catalogati nelle tre classi inferiori E, F e G (e sui quali, dunque, sarà necessario intervenire). Considerate le poco più di 441mila abitazioni totali rilevate dall'ultimo censimento Istat nel Trevigiano (di cui circa 83mila non occupate) significa che il 25% dell'esistente, allo stato attuale, non è conforme.

Di questi, oltre 46mila case singole e appartamenti (grossomodo il 10% della platea complessiva) sono classificati in fascia G, la più energivora.

Case nella Marca, una su quattro dovrà essere ristrutturata

La scadenza citata, peraltro, è solo la principale, ma non l'unica, né la più ravvicinata tra quelle fissate dall'Unione europea. L'obiettivo delle nuove norme è ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e il consumo finale di energia nel campo dell'edilizia nell'arco di un decennio, per ottenere la neutralità climatica entro il 2050. Per questo la direttiva prescrive per gli edifici destinati a residenza, innanzitutto, una prestazione energetica minima di tipo E entro il 2027 e, in seguito, come detto, di tipo D entro i successivi tre anni. A questi, si devono poi aggiungere gli immobili non residenziali e quelli pubblici. Per i quali i tempi sono ancora più stringenti: i termini del raggiungimento delle due classi cadono, rispettivamente, al 2027 e al 2030. Non solo: già a partite dal 2028 tutti i fabbricati di nuova costruzione dovranno essere realizzati ad emissioni zero, limite anticipato al 2026 per le nuove strutture occupate, gestite o di proprietà delle pubbliche amministrazioni. E tutti i nuovi edifici per i quali sarà tecnicamente ed economicamente possibile dovranno dotarsi di tecnologie solari entro il 2028, mentre per quelli in cui è programmata una ristrutturazione significativa la data limite è il 2032. La situazione è confermata anche dalle statistiche sulle certificazioni delle prestazioni energetiche degli edifici (la cosiddetta Ape), raccolte dalla Regione. Dal 2012, anno di entrata in vigore di tale documentazione, ad oggi, sono quasi 161mila i certificati emessi in provincia di Treviso per gli immobili residenziali (non essendo obbligatorio, ovviamente, non tutti i proprietari l'hanno richiesto). Ben 39.274, il gruppo più numeroso, sono stati inseriti nella fascia G, altri 31mila nella F e poco meno di 30mila nella E. Per fare un raffronto le abitazioni certificate ad "emissioni quasi zero" sono 882, a cui si sommano altre 312 costruzioni A+, livello massimo secondo la vecchia scala di misurazione (dal primo ottobre 2015 sono state leggermente modificate le fasce di valutazione). Perché la norma diventi definitiva, ora il testo dovrà passare attraverso il negoziato con i singoli stati. Dal quale si dovrà anche capire le concrete conseguenze per chi non rispetterà la direttiva.

I costi

Per molti proprietari di casa pure nella Marca, comunque, si prospetta la necessità di sostituire gli infissi e le caldaie, fare un cappotto termico e installare pannelli fotovoltaici. Con un esborso non di poco conto: secondo la simulazione di un grosso gruppo del settore, per un appartamento di cento metri quadrati in una palazzina di quattro piani, la spesa per passare dalla classe G alla D si aggira sui 60mila euro. Cifra più che raddoppiata per un'unità immobiliare singola o una villetta.

 

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 09:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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