Raffica di furti nelle case dell'hinterland. Caccia alla banda delle casseforti: quattro colpi in una sera tra Casale e Bonisiolo

In vista di Ferragosto, quando interi comuni si svuoteranno, i controlli verranno rafforzati. L'allerta è massima.

Mercoledì 9 Agosto 2023 di Maria Elena Pattaro
Raffica di furti nelle case dell'hinterland. Caccia alla banda delle casseforti: quattro colpi in una sera tra Casale e Bonisiolo

TREVISO - Quando il proprietario non c'è, i ladri si scatenano. Raffica di furti nelle abitazioni, approfittando delle vacanze di molti trevigiani. C'è il commando delle casseforti, a cui i carabinieri stanno dando la caccia, aumentando i controlli soprattutto su Paese. E ci sono altre bande, meno sofisticate, che continuano a scorrazzare nell'hinterland, con incursioni anche a Bonisiolo, frazione di Mogliano. Quattro le abitazioni visitate in una notte nell'omonima via, al confine con Casale sul Sile. Anche a Carbonera i ladri si sono scatenati nel fine settimana, depredando almeno due abitazioni, mentre nel capoluogo si sono registrati furti in via Cavalleggeri, nel quartiere di Selvana.

I bottini più ambìti restano contanti e gioielli. I danni, come sempre, sono ingenti. E mentre fioccano denunce e segnalazioni, tra gli inquirenti si fa strada la convinzione che ad agire siano più bande, ciascuna con un proprio target e un copione ben rodato.

COMMANDO DI PROFESSIONISTI

Il commando che la settimana scorsa ha assaltato ville e abitazioni, armato di flessibile, è forse il più temibile e organizzato. In pochi minuti i malviventi riescono a sventrare la cassaforte e a scappare con soldi e monili. Almeno tre i colpi messi a segno, il più grosso a Preganziol, nella villa di un imprenditore, da cui la banda è scappata con 50mila euro di bottino. Nel mirino erano finiti anche Carbonera e Paese. Una località, quest'ultima, bersagliata anche nei giorni successivi, probabilmente dagli stessi malviventi, a giudicare dal livello di organizzazione con cui sabato sera hanno assaltato una casa in via della Resistenza. Prima hanno tagliato la recinzione di altre due abitazioni, così da garantirsi un pertugio e una via di fuga e poi sono entrati in azione spaccando a picconate il portoncino d'ingresso. I banditi hanno coperto con un telo la telecamera che avrebbe potuto riprendere la razzia e legato con un fil di ferro il cancello esterno in modo da ostacolare l'eventuale rientro dei proprietari o l'intervento delle forze dell'ordine. Un colpo, insomma, studiato nei minimi particolari e fruttato circa 20mila euro tra ori e altri preziosi. Il sospetto della vittima Francesco Mardegan è che il commando abbia fatto un sopralluogo con un drone: un mini velivolo era stato visto sorvolare la casa poche ore prima del raid. Se in linea di massima i bersagli più esposti sono le case incustodite, dove i malviventi sono sicuri di poter agire indisturbati, ci sono bande che non esitano a introdursi in casa mentre i proprietari sono all'interno. Come è successo venerdì sera a Treviso, in un appartamento di via don Milani, nel quartiere di Fiera. «Mi hanno rubato i gioielli mentre ero sotto la doccia e il mio compagno stava guardando la tv» ha raccontato Roberta Aliastro, che ancora non riesce a darsi pace per quell'anello di platino e brillanti, un caro ricordo della madre defunta. È stato un furto-lampo, messo a segno approfittando della finestra della camera da letto al piano terra rialzato. La donna si era appena sfilata i monili e li aveva appoggiati sul comodino. Mentre un ladro faceva il palo, il complice ha rubato ori per un valore di 15mila euro.

INDAGINI E CONTROLLI

Sui vari colpi stanno indagando polizia e carabinieri - a seconda delle aree di competenza - con l'obiettivo di smascherare le diverse bande in azione, compresi i trasfertisti. Caccia aperta, dunque, mettendo insieme tutti i tasselli: impronte, tracce e immagini delle telecamere ma anche segnalazioni dei residenti e di eventuali testimoni. E parallelamente alle indagini, si spinge sulla prevenzione così da scongiurare ulteriori razzie. In vista di Ferragosto, quando interi comuni si svuoteranno, i controlli verranno rafforzati. L'allerta è massima.

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