ODERZO - Samanta Grossi, presidente dell'Ordine degli infermieri, duramente attaccata dai no-vax, è candidata nella lista di Forza Oderzo, alle elezioni amministrative di ottobre. «Samanta Grossi è amica di lunga data.
LA VOGLIA DI FARE
«Confermo - dice Samanta Grossi -. Con Tino siamo amici da parecchi anni. Ho scelto di candidarmi e l'ho fatto volentieri, sono felice se posso dare il mio contributo per far crescere in Oderzo la qualità della vita». Solo un accenno agli attacchi che ha subito, con una donna che l'ha minacciata. «Norimberga ci sarà anche per te. Nessuno verrà salvato. Avremo la nostra vendetta» è il messaggio via whatsapp che le aveva mandato un'operatrice socio sanitaria No-Vax dipendente dell'Usl 2 Marca Trevigiana. Sollevando un'ondata di indignazione. A Samanta è giunta solidarietà da ogni parte d'Italia. «Ho riletto quel messaggio diverse volte - spiega Samanta Grossi - perchè mi sembrava inverosimile, incredibile che qualcuna potesse scrivere cose del genere. Ciò detto, lavorando in ambito ospedaliero posso dire di aver visto situazioni drammatiche a causa del Covid. L'anno scorso ho prestato servizio come volontaria nella Protezione civile, sono stata in Liguria. Un'esperienza arricchente sul piano umano, che comunque è stata davvero tosta». La sua professione la porta ad essere addentro alle problematiche sociali. «Lavoro a Treviso, alla centrale operativa che si occupa di riaccompagnare a casa le persone che vengono dimesse. Sono venuta a conoscenza di situazioni molto difficili. Il Comune di Oderzo, sul piano dei servizi sociali, ha fatto e sta facendo molto, più che in altre realtà. Abbiamo delle assistenti sociali veramente in gamba. Ma non basta, va fatto di più. La pandemia ha fatto incrementare le necessità, ha generato nuove esigenze. Le emergenze sociali sono aumentate tantissimo. E' indispensabile lavorare molto su questo fronte».
I PROBLEMI
Tino Alescio, da subito in consiglio comunale, è stato molto critico in merito al piano del traffico, manifestando tutta la sua contrarietà. «Ecco risponde Samanta Grossi non mi sembra che il put abbia migliorato la situazione della viabilità cittadina. Quando mi muovo, prima di partire da casa, devo pensare a che tragitto compiere, per capire dove andrò a finire. Per carità, magari questa giunta ha una visione più a lungo termine rispetto alla mia, ma non vedo grandi benefici. Il traffico mi sembra esser aumentato anzichè esser diminuito, non si vedono in giro più biciclette rispetto a prima del put. Alcuni miei colleghi, che guidano le ambulanze, mi hanno manifestato il loro timore quando arrivano, a velocità d'emergenza, all'incrocio fra via Luzzatti e via Garibaldi, e c'è la pista ciclabile da attraversare. Hanno sempre timore che ci sia un ciclista che stia sopraggiungendo, da destra o sinistra perchè la pista è in entrambi i sensi. Mi hanno riferito di sorpassi azzardati in via Garibaldi. Soprattutto se ci sono furgoni fermi e le vetture si buttano a sinistra, invadendo così la pista ciclabile. E se in quel momento stesse sopraggiungendo un ciclista? Ecco si tratta di aspetti molto pratici, tutt'altro che da sottovalutare». Nel frattempo le altre forze politiche hanno iniziato i loro incontri nelle frazioni.