Post choc su Facebook contro Remo Sernagiotto dopo la sua morte

Martedì 1 Dicembre 2020
Post choc su Facebook contro Remo Sernagiotto dopo la sua morte
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«È morto Remo Sernagiotto ex assessore al sociale della Regione Veneto dal 2010 al 2014. Mi dispiace. Soprattutto perché è morto troppo presto. Avrei tanto voluto che il processo che lo vede come imputato non gli sopravvivesse». Sono le parole, senza veli e senza freni, di Massimo Vettoretti, presidente dell'Unione italiana ciechi, sezione di Treviso, affidate ad un post su Facebook, a poche ore dalla scomparsa di Sernagiotto, che si è spento domenica all'ospedale Ca' Foncello.

«Dite che sono cattivo? Crudele? Può essere. In vent'anni di volontariato, di politici ne ho incontrati non pochi. Ma nessuno capace di esprimere un disprezzo così osceno per le persone con disabilità, che arrivò a definire, me audiente, rami secchi della società.

Ci accusava, noi presidenti e volontari delle onlus di e per persone con disabilità, di essere dei furbetti, di viaggiare con macchine e autisti, di avere munifiche indennità e prebende» ha scritto Vettoretti. E si è scatenato il putiferio. Ad intervenire l'avvocato Fabio Crea, portavoce della famiglia. «Chi spara contro i morti fa solo sciacallaggio. Vettoretti avrebbe avuto tutto il diritto di manifestare le sue idee quando Sernagiotto era in vita, farlo adesso mi sembra facile e gratuito» dice l'avvocato. Che sottolinea: «Peraltro ho migliaia di testimonianze di chi vive la disabilità, sono tutti concordi nel ringraziare l'allora assessore regionale per quanto aveva fatto».


Intanto i familiari non hanno ancora deciso la data del funerale che sarà certamente celebrato nel duomo. Tante le richieste di partecipazione alle esequie ma il duomo di Montebelluna può ospitare fino a 350 persone sedute sui banchi, più qualche decina fatta accomodare sulle sedie, tutte a distanza per effetto della norme anti assembramenti legate alla pandemia da Covid 19; questa sarebbe la ragione per la quale la famiglia non avrebbe ancora deciso, certa che i presenti potrebbero essere sulla carta molti di più. Sernagiotto è morto l'altro ieri nel reparto di terapia intensiva coronarica dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso. A risultargli fatale è stata un ipossia, che ha provocato gravi danni cerebrali, conseguente all'arresto cardiaco di lunedì scorso. Il suo quadro clinico era stato da subito definito disperato.


IL CORDOGLIO

«Non avrei mai pensato che Remo potesse andarsene a 65 anni. Tutta la mia vicinanza va ai suoi familiari» ha detto ieri, in apertura della consueta conferenza stampa, il governatore del Veneto Luca Zaia. «Remo Sernagiotto era un amico straordinario - è il messaggio con il quale lo ha salutato il collega di partito Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d'Italia - Oggi perdo soprattutto un grande amico, una persona semplicemente straordinaria. Sono profondamente ed affettuosamente vicino alla sua famiglia». Testimonianze di vicinanza anche da vecchi compagni di Forza Italia, come Clodovaldo Ruffato, mentre per il deputato degli azzurri Renato Brunetta «era un uomo generoso ed è stato un compagno di mille battaglie, sempre dalla parte della gente comune e delle libertà». 


L'EX SINDACO

«Esprimo le mie condoglianze alla famiglia di Remo Sernagiotto -dice l'ex sindaco di Montebelluna, ora consigliere regionale, Marzio Favero- La sua morte rappresenta un evento imprevisto che ha scosso la città anche perché Remo dava di sè un'immagine vitalistica e di una persona assolutamente in buona salute». Poi il pensiero va al primo mandato dell'amministrazione Favero, quando la collaborazione con Sernagiotto fu abbastanza stretta. «Ho avuto il piacere -prosegue Favero- di avere sua figlia Gloria in consiglio comunale e ne conservo un ricordo estremamente bello per l'impegno che Gloria ha messo nello svolgere l'incarico. So anche che era legatissima al papà e anche per questo il mio pensiero va in modo particolare a lei, oltre che al fratello e alla moglie di Remo». 
V.L. - De.Ba. - L.Bon

Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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