Mano bionica creata da un 14enne per l'esame di terza media: «L'ho studiata durante il lockdown ma si può migliorare»

Sabato 19 Giugno 2021 di Lucia Russo
Pier Silvio Lucchese con la mano bionica creata e il professor Giancarlo Cunial

POSSAGNO - Una mano bionica pensata per dare una nuova chance alle persone amputate: l’ha realizzata un ragazzino di 14 anni per l’esame di terza media. La straordinarietà del progetto sta proprio nel suo autore: Pier Silvio Lucchese, montebellunese di 14 anni, ha creato l’arto meccanico come progetto finale per il suo esame di terza media, sostenuto il 10 giugno all’istituto Cavanis di Possagno. A dargli il “la” sono stati i professori del Cavanis: colpiti dalle eccellenti abilità di programmatore di Lucchese, lo hanno coinvolto nel progetto di “ingegneria umanistica”, curato dal docente Giancarlo Cunial che ha l’obiettivo di promuovere un legame tra il percorso di studi delle medie e quello delle superiori attraverso la compenetrazione della sfera umanistica in quella scientifica.

La realizzazione

«Non pensavo che i professori mi dessero un incarico così grande – spiega Pier Silvio – È una mano meccanica semplice che ha ancora molti difetti che devono essere risolti, ma è un buon lavoro, una buona partenza. Il suo scopo è specifico, è quello di aiutare le persone amputate che non dispongono più di un arto. Quando si programma è importante avere un obiettivo preciso sennò si rischia di lavorare per ottenere poi un qualcosa che non è completamente come lo avevamo immaginato». Un lavoro durato dal ritorno da scuola fino alla sera tardi fatto da tempo passato sui libri per studiare e altrettanto al pc per programmare. «Quando inizia un progetto vi si immerge completamente fino a quando non lo finisce – spiega la mamma Alessandra Cammelli – È stato davvero bravo.

Non immaginavamo che questa mano meccanica fosse un progetto così straordinario. Sono orgogliosa di questo ragazzino, mi rendo conto che fa delle cose da grandi».

15 pezzi di plastica

Quella costruita interamente da Lucchese con un piccolo supporto di papà Silvio per la stampa, è una mano di 20 centimetri larga 15 composta da 15 pezzi di plastica realizzati con una stampante in 3D ed incernierati con delle viti e bulloni esagonali. Le dita indice, medio, anulare e mignolo sono costruiti da tre pezzi che corrispondo ad altrettante falangi mentre il pollice solo da due. Sul palmo della mano c’è un servomotore collegato ad una scheda Arduino, il tutto messo in funzione da 5 volt. Nella mano ci sono anche tendini e muscoli rappresentati da elastici e fili. «L’ho realizzata in 5 giorni, ma è frutto di uno studio sulla programmazione che ho fatto durante il lockdown tra libri ed internet – raccontalo studente – Ci sono ancora delle cose da migliorare. Ad esempio, per muoverla con più facilità si potrebbe creare un’applicazione per cellulare, si potrebbero installare dei tasti sulla mano, oppure con dei comandi vocali creando una risposta alla sollecitazione della voce “Hey mano, chiudi le dita”. Un’alternativa ancora potrebbe essere un guanto con dei bastoncini sensibili che danno un input alla mano».

Il futuro

A bocca aperta la commissione d’esame dell’istituto Cavanis durante la presentazione di Lucchese che è stato promosso con un 8. «Sono contento degli sviluppi della invenzione di Pier Silvio – spiega il professor Cunial - Ieri mattina, i docenti delle superiori del Cavanis di Possagno hanno deciso di prendere quell’oggetto meccanico e farne la base per un’unità di apprendimento che sarà sviluppata nell’anno scolastico prossimo in una classe dei licei». Ed è proprio al Cavanis che Pier Silvio continuerà il suo percorso di studi, al liceo scientifico. «Sono molto felice, il Cavanis è una buona scuola che insegna tutti i valori educativi. E se il progetto della mano andrà avanti sono pronto a lavorarci per migliorarlo», conclude Lucchese che anche ora che si gode le meritate vacanze al mare ha già programmato un’applicazione per ordinare le pizze e sta studiando come utilizzare la stampante in 3D così da poter essere completamente autonomo nei prossimi progetti. 

Ultimo aggiornamento: 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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