Le bici Pinarello tornano sul mercato: fondi americani interessati a comprare l'azienda

Domenica 11 Dicembre 2022 di Tina Ruggeri
Filippo Ganna su una Pinarello

TREVISO - Pinarello torna sul mercato. Il fondo L Catterton, che ha tra i suoi maggiori sponsor il colosso del lusso Lvmh (Louis Vuitton) e otto anni fa ha acquistato il brand trevigiano leader nel settore delle bici da corsa, si sta muovendo per valutare eventuali offerte per il marchio nato negli anni Cinquanta grazie all'intraprendenza di Giovanni Pinarello, il fondatore, ex corridore professionista e meccanico, che negli anni è riuscito a trasformare la sua piccola realtà artigianale in una industria di produzione di biciclette tra le migliori al globo. E già qualche segnale di interessamento da parte di fondi americani.

LA STORIA

La svolta è arrivata nel 2016 con l'acquisizione da parte L Catterton del marchio Pinarello, di cui Fausto Pinarello aveva mantenuto una quota di minoranza. Grazie agli investimenti del fondo L Catterton e alla ricerca tecnologica, sfociata a metà ottobre, grazie alla collaborazione con Ineos, nel record dell'ora di Filippo Ganna, il marchio veneto ha superato i 90 milioni di fatturato.

Il tutto nonostante la pandemia, che, anzi, ha incentivato il mondo della bicicletta e nel caso di Pinarello, aumentato le vendite estere.

INTERESSE

Che ci sia interesse nei confronti della Pinarello, lo ammette anche lo stesso Fausto Pinarello: «Il settore della bicicletta sta avendo un forte impulso a livello economico. E quindi è logico che i fondi siano interessati all'acquisto del marchio trevigiano così come di altri marchi. C'è da sottolineare anche che i fondi acquisiscono i marchi, rimangono all'interno delle aziende alcuni anni, li rilanciano, aumentano le vendite e poi cercano altri lidi nei quali investire. Il marchio Pinarello in particolare - spiega ancora Fausto - ha un grande appeal. Si è investito molto nella ricerca tecnologica, nel rendere performanti le biciclette, nel renderle dinamiche anche nel design. Stiamo vendendo molto anche all'estero e le imprese dei nostri corridori, sia su strada che nel fuoristrada creano ancora più interesse intorno alla nostra azienda. Innovare è ormai la parola d'ordine e questo ci fa diventare appetibili».

I SUCCESSI

Il record dell'ora di Ganna, le vittorie al Tour de France e al Giro d'Italia o nelle grandi classiche, il dominio in pista a livello internazionale. Tutto fa aumentare l'aura di bicicletta invincibile della Pinarello. Basti anche solo pensare al costo di una bicicletta da strada, per il consumatore finale si parla di più di dodicimila euro. La bicicletta del record di Filippo Ganna ha un costo finale di 78 mila euro. «Tutto il settore ciclismo sta andando bene - conclude Fausto Pinarello - due stagioni fa c'è stata l'esplosione della bicicletta assistita, ora della gravel, una bicicletta che permette di andare anche sulle strade sterrate e non impegnative a differenza della mtb e che regala passeggiate su tracciati alternativi altrimenti impensabili con la bici da corsa. E infine la bicicletta è sempre più donna. Perché sempre più donne scelgono di muoversi in bicicletta, per la salute, per il divertimento, per andare al lavoro evitando di cercare parcheggio. Il nostro marchio è un marchio storico che mantiene il legame con il passato e con la nostra storia e con la gente. È questo che lo rende ancor più appetibile».

Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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