Pinarello: «Sono ricominciati i furti». Bici come gioielli: quando chiude il negozio vengono messe nel caveau

Domenica 13 Marzo 2022 di Paolo Calia
Pinarello: «Sono ricominciati i furti». Bici come gioielli: quando chiude il negozio vengono messe nel caveau
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TREVISO - «I furti sono ricominciati. Ed è un grosso problema. Nel nostro negozio in strada Ovest il 20% dell'investimento lo abbiamo dedicato alla sicurezza. E alla sera, quando chiudiamo, tutte le bici top di gamma in esposizione le portiamo dentro il caveau, come si fa in banca». Fausto Pinarello lo dice molto chiaramente: dalla Lombardia all'Emilia, fino al Veneto, sono ripresi con assiduità gli assalti al negozi grandi e piccoli che vendono le biciclette di lusso, quelle griffate, da 10-15mila euro di valutazione.

Un bene preziosissimo e richiestissimo: «Nonostante tutto, il mercato della bicicletta continua a tirare in ogni segmento, da quello più abbordabile a quello dai prezzi più importanti - sottolinea Pinarello - la richiesta è molto alta, sia per quanto riguarda il prodotto finito, sia per la componentistica. Le bici rubate vengono rivendute quasi subito. Oppure smontate per mettere sul mercato nero le componenti, sempre più difficile da recuperare».


LO SCENARIO
Pinarello, che sulla costruzione artigianale e di qualità delle biciclette ha costruito un vero e proprio impero, tratteggia molto chiaramente le dinamiche che stanno alla base dei tanti furti nel settore, l'ultimo dei quali commesso in un negozio di Resana: «Tutte le componenti arrivano dall'Asia - dice - e dal 2020 l'approvvigionamento è sempre più complicato. Noi non ce ne rendiamo conto ma tanti paesi, dalla Cina al Vietnam che produce la gomma, stanno ancora avendo problemi col lockdown. E quando lì si fermano, fermano proprio tutto. E quindi anche per noi i tempi si allungano. Nel nostro settore i problemi non sono ancora legati agli aumenti del gas, ma a questa penuria. Chi oggi ci ordina una bicicletta completa, la riceverà per primi mesi del 2023. Per avere solo il telaio ci vogliono 5-6 mesi. Mancano i pezzi, la componentistica». E questo alimenta il mercato nero. E i furti.


LA DIFESA
«Mi dispiace tantissimo per i ragazzi di Resana. Hanno subito un danno enorme. Ho letto che era appena arrivato il materiale nuovo. E i ladri hanno colpito. Molto probabilmente sapevano già, non so. Nel nostro ambiente rimaniamo sempre colpiti quando accadono queste cose a dei colleghi. Mi auguro che non sia un furto su commissione, sarebbe una cosa tremenda. Di certo, sul mercato nero, quelle biciclette rubate andranno vendute subito. Per non parlare della componentistica». Pinarello, consapevole dei rischi, ha quindi deciso di aumentare le difese attorno alla suo boutique delle due ruote in Strada Ovest che di giorno scintilla ostentando bici da sogno, ma di sera diventa una vera fortezza. «Come detto il 20% dell'investimento lo abbiamo fatto per la sicurezza. Davanti alle vetrine ci sono dei paletti dissuasori, le vetrate sono anti sfondamento e abbiamo delle saracinesche interne, non esterne, che coprono tutta la superficie. Poi ci sono telecamere e allarmi collegati con la questura e l'istituto di vigilanza privata. Ma alla sera, dopo la chiusura, le biciclette top le prendiamo e le portiamo nel nostro caveau. Un lavoro faticoso e da fare bene, perché bisogna fare attenzione ai graffi e agli urti. Lo so che sono misure importanti, ma necessarie». Pinarello consiglia la stessa prudenza anche ai suoi clienti: «A componenti del Team Pinarello consiglio di custodire bene le biciclette. Lasciarle in garage può essere pericoloso. I ladri fanno colpi mirati. Con mini telecamere controllano cosa c'è all'interno delle rimesse, poi entrano, prendono solo le bici e lasciano il resto. I privati devono trovare il modo di difendersi. Tanti nostri clienti, lo ammetto, custodiscono la bicicletta in salotto o comunque dentro casa».

Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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