PAESE (TREVISO) - Li ha guardati con la luce negli occhi: «Ciao mamma, ciao papà».
Poi, rivolta al fratello: «Alberto, sei il solito sfigato». E lui, che è medico all’ospedale di Padova, non esita a dire: «Mi ha sempre chiamato così. Si è svegliata, ed era ora. Sia pur con le dovute cautele per noi è questo un gran bel segnale e anche una grande emozione». Le parole pronunciate da Giulia Bottacin, la 26enne di Paese vittima di un gravissimo incidente d’auto a Orlando, in Florida, sono il primo tangibile segnale dei progressi clinici della ragazza dopo quasi due mesi di coma e dopo le difficoltà vissute dalla famiglia da quel giorno maledetto.