Omicidio di Bledar e l'arresto del 17enne: incontri e sesso nel bosco, nel giro anche altri minori

Mercoledì 28 Febbraio 2024 di Maria Elena Pattaro
Omicidio di Bledar e l'arresto del 17enne: incontri e sesso nel bosco, nel giro anche altri minori

TREVISO - Per un mese si è tenuto dentro quel segreto terribile. Ora le sue parole potrebbero scoperchiare un vaso di Pandora nell'Asolano. Un giro di sesso e favori in cui potrebbero essere coinvolti altri minori, anche di famiglie "bene". È uno spaccato preoccupante quello che si sta aprendo attorno all'omicidio di Bledar Dedja. Il suo assassino, un 17enne di Pieve del Grappa è in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

Ma non era sicuramente l'unico uomo con cui Bledar si era appartato. E potrebbe non essere l'unico minorenne. È un aspetto che i carabinieri stanno appurando. «La vicenda è molto più articolata di quanto appare» aveva dichiarato lunedì il suo difensore, l'avvocata Elisa Berton, al termine dell'udienza in Procura a Venezia. Intanto, dopo la svolta nelle indagini, serpeggia la preoccupazione nella comunità della zona. Fa impressione che il responsabile di un crimine inquadrato fin da subito come crimine passionale sia un 17enne di buona famiglia, un insospettabile che si è sempre impegnato a scuola e nello sport. Eppure è finito in una relazione con un uomo di oltre vent'anni più vecchio. E quel giorno, sabato 20 gennaio, si è presentato all'appuntamento con un coltello nascosto sotto i vestiti. E, una volta soli nel boschetto di via dei Colli, lo ha colpito con una ventina di fendenti, di cui quello fatale a un polmone. Domattina lo studente si farà interrogare di nuovo dal pm della procura dei Minori di Venezia Giovanni Parolin. Vuole raccontare per esteso la sua versione dei fatti. Le sue dichiarazioni saranno cruciali per inserire il tassello che ancora manca al puzzle: il movente. Qual è stata la miccia che ha innescato tanta violenza? Forse un sexy ricatto o la deriva di una relazione che aveva preso una piega inaspettata. Il ragazzo ha ammesso il delitto già venerdì scorso, quando i carabinieri si sono presentati a casa sua per eseguire il fermo: «Sì, ho ucciso io Bledar».

VITA CARCERARIA
Il ragazzo è in custodia cautelare in carcere a Treviso. Ed è sorvegliato costantemente dagli agenti di polizia penitenziaria per scongiurare situazioni incresciose, come vessazioni da parte degli altri giovanissimi detenuti o atti di autolesionismo. È in cella insieme a un altro ragazzo italiano e sta cercando di adattarsi alla nuova normalità. L'istituto penale come previsto dalla legge, gli ha affiancato uno psicologo, un educatore e gli permetterà di proseguire gli studi in modo che non perda l'anno scolastico. Il 17enne potrà contare inoltre sull'aiuto spirituale dei cappellano. È tempo, per lui, di elaborare ciò che ha commesso. Poi arriverà il momento dell'espiazione. La famiglia del ragazzo è ancora sconvolta: «Eravamo all'oscuro di tutto» hanno detto agli inquirenti la mattina del fermo. Da allora lo hanno incontrato soltanto lunedì, in procura a Venezia, in occasione della convalida. E ora attendono l'autorizzazione per fargli visita in carcere, come prevede la prassi.

LA RICOSTRUZIONE
Continuano intanto gli accertamenti dei carabinieri per fare piena luce sul contesto in cui è maturato il delitto. Ci si concentra, in particolare, sul cellulare sequestrato al ragazzo. Gli inquirenti hanno chiuso il cerchio sul 17enne grazie a diversi indizi: le chat scambiate tra vittima e aggressore, i filmati delle telecamere che hanno ripreso l'incontro in piazza a Paderno e gli spostamenti successivi del ragazzo e la ferita alla mano che lui è andato a farsi medicare il giorno stesso dell'omicidio. Si era tagliato accidentalmente durante l'aggressione, con il coltello da cucina poi gettato via. Dopo l'omicidio il ragazzo si è disfatto dell'arma, delle chiavi dell'auto e di alcuni vestiti macchiati di sangue e ha fatto l'autostop fino a una fermata delle corriere. È ricomparso qualche tempo dopo al pronto soccorso di Bassano per farsi suturare la ferita.
 

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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