Un omaggio rombante lungo le mura, rivive il mito del pilota Omobono Tenni

Lunedì 25 Settembre 2023 di Giulio Mondin
Un omaggio rombante lungo le mura, rivive il mito del pilota Omobono Tenni

TREVISO - Un omaggio rombante al figlio prediletto della Marca motociclistica. Ieri la straordinaria figura del pilota Omobono Tenni è stata al centro dell’iniziativa allestita dal Moto Club cittadino che porta il suo nome. A tre quarti di secolo dalla tragica scomparsa del “Black Devil”, che il 1° luglio 1948 perse la vita sul circuito svizzero di Bremgarten, il presidente del sodalizio Diego Possamai assieme all’onorario Luigi Favarato hanno dato vita ad un evento che, oltre a ricordare lo stesso Tenni, ha inteso ripristinare a simbolo di rievocazione il vecchio Circuito delle Mura. Nulla di agonistico, sia chiaro, tenuto conto del divieto assoluto di effettuare gare all’interno dei centri cittadini, tuttavia per una mattinata si è un po’ respirata l’aria dei tempi andati.
 

ESEMPLARI PREZIOSI
Non fosse altro che per la presenza di alcuni esemplari di due ruote assai rari. Come la francese Terrot del 1917, oppure la Bianchi di dieci anni più giovane, autentici cimeli che hanno attratto la curiosità dei tanti appassionati presenti alla manifestazione. Per non parlare dell’ampio lotto di Moto Guzzi, e senza dimenticare anche un mezzo dalla foggia bizzarra a tre ruote, un ibrido che per la sua assoluta singolarità non ha mai potuto partecipare a gare di velocità. Una mostra statica composta da oltre 40 moto d’epoca, gran parte delle quali ha poi preso avvio per il momento più succoso della giornata, quando l’assessore del comune di Treviso Andrea De Checchi ha sventolato il tricolore per dare il là al giro di rievocazione. Quasi ridestate da un lungo torpore e scortate dalle pattuglie della Polizia Locale, le due ruote hanno così sgasato affrontando il circuito lungo poco più di un chilometro partendo da viale D’Alviano nei pressi di Porta Santi Quaranta. Il corteo ha percorso a velocità di crociera il lungo rettilineo del Put interno fino a varco Manzoni, girando poi a sinistra per affrontare il Put esterno. Dopo la curva Bricito e costeggiata Porta Santi Quaranta, i protagonisti sono arrivati in staccata a Porta Calvi ed hanno imboccato via Mura di San Teonisto e, una volta passati davanti al liceo Canova, sono arrivati al traguardo. 
 

IL SUCCESSO
Un bagno di folla che ha sorpreso lo stesso Favarato: «Non me l’aspettavo tutta questa partecipazione da parte del pubblico.

Capisco gli appassionati che erano arrivati in sella alle proprie moto, ma vedere così tanta gente avvicinarsi con curiosità alla parata di tutti gli esemplari presenti mi ha riempito il cuore. Parecchi hanno chiesto informazioni e caratteristiche, quasi tutti hanno voluto farsi una foto vicino ad uno dei bolidi. Sono passati ben  75 anni dalla scomparsa di Omobono Tenni, ma vedere il successo di questa manifestazione dimostra che il suo mito resiste ancora a distanza di così tanto tempo». Un pilota leggendario, il primo italiano in sella ad una moto italiana ad aggiudicarsi il celeberrimo Tourist Trophy, la gara sul tracciato stradale dell’Isola di Man che Tenni vinse nel 1937 grazie ad un’incredibile rimonta dopo essere caduto nel corso del primo giro. Ieri per un po’ quel ricordo è tornato d’attualità. 

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