Incidente a Seguisino, auto contro la parete di roccia: chi era Eleonora Zaffaina, responsabile grafica del gruppo Benetton

Sabato 2 Settembre 2023 di Federico Fioretti
Incidente a Seguisino, auto contro la parete di roccia: chi era Eleonora Zaffaina, lavoratrice del gruppo Benetton

CAERANO SAN MARCO (TREVISO) - La passione per la moda trasformata in lavoro all’interno del Gruppo Benetton. E quella per i viaggi, raccontata sui suoi profili social. Il profondo affetto per la madre e le due sorelle, a cui era legatissima. E le parole gentili che aveva sempre per tutti, dai vicini di casa ai colleghi. Eleonora Zaffaina era molto benvoluta sia a Caerano San Marco, dove abitava, sia a Ponzano, dove ha sede il Gruppo Benetton. È lì che lavorava la 48enne morta tragicamente nell’incidente d’auto di giovedì sera, in uscita dal ponte del Fener. Dopo gli studi allo Iuav di Venezia aveva trovato un impiego all’interno del colosso dell’abbigliamento, come responsabile grafica della linea femminile e poi nel settore dell’e-commerce.

Il cordoglio è unanime. 


LA FAMIGLIA
«Siamo distrutti e preferiamo non parlare. Grazie per le dimostrazioni di vicinanza e affetto». Le parole bruciano sulle labbra di una delle due sorelle di Eleonora, uscita per un attimo dall’appartamento di via don Sturzo dove abita insieme alla madre e dove abitava - da sola - anche Eleonora. La 48enne apparteneva a una famiglia storica: gli Zaffaina dell’omonimo mulino risalente al Quattrocento, candidato a luogo del cuore del Fai, e riqualificato una decina di anni fa. Lì erano stati ricavati gli appartamenti per mamma e figlie. Il papà invece era morto circa vent’anni fa. Ora questo secondo, terribile, lutto per la famiglia. L’altruismo e la pacatezza sono i tratti distintivi che maggiormente spiccano nelle testimonianze dei vicini di casa di Eleonora. «Ci sono sempre stati ottimi rapporti tra lei e la nostra famiglia - dice una ragazza - si trattava di una persona cordiale e quando ho appreso la notizia ci sono rimasta malissimo». Dello stesso tenore le dichiarazioni di una donna residente nello stesso quartiere nel ricordarla: «Eleonora era veramente brava, solare e grande lavoratrice e soprattutto attenta ai bisogni degli altri, sono rimasta spiazzata dalla morte. La famiglia era molto unita, lei, le sorelle e la madre si davano manforte a vicenda, il padre è invece mancato tempo fa. Stavano sempre in contatto tra di loro e si volevano molto bene. Tra lei e le sorelle c’erano pochi anni di differenza, le vedevo spesso insieme e ci salutavamo con cordialità. Stento ancora a crederci, lei era sempre prudente con l’auto». Una signora che invece abita nel quartiere adiacente conosce in particolare la madre ma ricorda bene la gentilezza di Eleonora, anche verso di lei: «Mi voleva prestare il suo robot per tagliare l’erba del prato - racconta - era garbata e disponibile come la mamma e le due sorelle. Un vero peccato».


COMUNITA’ SCONVOLTA
Il sindaco di Caerano Gianni Precoma si fa portavoce del dolore e dello sgomento di un’intera comunità: «L’incidente di giovedì sera è un altro episodio drammatico che sconvolge la nostra comunità - dice il primo cittadino - Ho subito telefonato alla madre, che conosco bene, per esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Non so cosa possa essere successo anche perché so che guidava in maniera prudente, le indagini ci diranno di più sull’accaduto. La mamma è una persona attiva e fa anche parte del gruppo anziani di Caerano. È una donna allegra ma la tragedia le ha tolto il sorriso. Le è piombato addosso un dolore troppo grande». 

Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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