Don Edy lascia Olmi e Cavriè e va in missione in Amazzonia: «Ho accettato la chiamata»

Domenica 31 Luglio 2022 di Mauro Favaro
Don Edy Savietto pronto per partire in missione in Amazzonia
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SAN BIAGIO DI CALLALTA - Don Edy Savietto va in missione in Amazzonia. Il parroco di Olmi e Cavriè, già vicario della parrocchia della Cattedrale a Treviso, è stato inviato come fidei donum in Brasile, nella diocesi di Roraima, che confina col Venezuela. La richiesta è arrivata dal vescovo Michele Tomasi. «Dopo una profonda riflessione, confronti vari e soprattutto preghiera intensa, ho accettato la chiamata per la missione», spiega don Edy nel suo messaggio di saluto. Partirà per il Brasile, a oltre 8.500 chilometri di distanza dalla Marca, nel gennaio del prossimo anno.

Già da settembre, però, sarà presente a Olmi e Cavriè e in generale nella collaborazione pastorale di San Biagio solo il sabato e la domenica.


IL CORSO
«Tra settembre e ottobre sarò a Verona dal lunedì al venerdì per un corso residenziale in preparazione alla missione», rivela. Il giorno del saluto alle comunità è già stato fissato: il 23 ottobre. Sarà l'ultimo giorno di don Edy come parroco di Olmi e Cavriè. A quel punto ci si preparerà ad accogliere il nuovo parroco. «Vi dirò tramite uno scritto cosa mi sta passando per l'anima, la testa, il cuore, il corpo in vista di questo nuovo mandato che Gesù attraverso il vescovo mi regala ha detto don Edy rivolgendosi ai parrocchiani in tutto questo turbinio c'è un punto fermo: percepisco lo Spirito e non parto da solo ma con ognuno di voi, sarete con me perché mi siete entrati dentro fin nel profondo dell'anima e questo non si toglie, non c'è distanza che cancellerà la vostra presenza viva».


L'AFFETTO
Non appena si è diffusa la notizia, sui social network si sono moltiplicati i messaggi di affetto verso il sacerdote. Ed è stato condiviso anche un messaggio che don Edy aveva girato a volontari, operatori, parrocchiani e amici. «Ho il cuore che mi scoppia di pensieri, emozioni, sentimenti, ricordi, prospettive, desideri, sensi di colpa, cose da fare e non fare ha messo nero su bianco aprendo la porta delle emozioni fuoco e ghiaccio, rido e piango. Ma soprattutto prego di avere la vostra benedizione grande per questo mandato che ricevo dalla Chiesa di Treviso». «Avremo modo di parlarci e di preparare con particolare bellezza l'accoglienza del nuovo parroco che avrà la fortuna di venire nelle nostre splendide comunità conclude gli dirò che è molto fortunato e baciato dalla Grazia, perché arrivare qui è poter vivere una vera esperienza di comunità che ci prova ad essere collegata a Dio, alla realtà e a prendersi cura soprattutto dei più dimenticati e indifesi». 

Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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