Zaia: riapertura scuole, niente mascherine in classe durante la lezione. Treni e bus, togliere i posti alternati

Mercoledì 17 Giugno 2020
Zaia: riapertura scuole, niente mascherine in classe durante la lezione. Treni e bus, togliere i posti alternati
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Luca Zaia in diretta oggi, 17 giugno 2020, dalla sede della Protezione Civile di Marghera. La riapertura delle scuole al centro della conferenza stampa. Nel pomeriggio la Regione ha diffuso le linee guida sulla riapertura.

Il bollettino: 5 morti ieri, tutti in ospedale (nessun decesso è avvenuto nella notte), i nuovi positivi sono 4 per un totale di 19.225, ricoverati negli ospedali 254 (-14), 37 con il Covid. La curva resta in discesa. «La recrudescenza a Pechino? E' un'altra cosa, cercheremo di capire meglio, ma non bisogna comunque abbassare la guardia».

Nella giornata altre 6 vittime: 4 in ospedale e due fuori, il totale dal 22 febbraio sale a 1993.

Il bollettino del 17 giugno 2020 (ore 8).pdf
 

Zaia in diretta oggi: cosa ha detto
Scuole: linee guida delle Regioni

Oggi il Veneto divulga le linee guida sulla scuola. «Sono quelle condivise dalle Regioni, dal governo per ora nessuna risposta, dovrebbero essere recepite al 90%. Prevedono tra le altre cose i varchi nelle scuole. Distanza dall'insegnante di 2 metri, ma non tra banco e banco. La mascherina non si porta durante le lezioni, ma la si indossa solo per uscire di classe e per gli spostamenti. Questo è un punto dibattuto, ma non vedo come sia possibile far tenere la mascherina a bambini e ragazzi per ore. Ricreazione: opzione di farla in loco». C'è il rischio che, con i due metri di distanza, le classi in alcuni casi siano troppo piccole per tutti gli studenti? «Sì - risponde il governatore - questo rischio c'è». 

Linee guida scuole, l'anticipazione: ecco come cambierà
LEGGI E SCARICA, il DOCUMENTO: linee guida scuole.pdf

Ripresa anno scolastico.
Resta il guazzabuglio delle date dell'election day. Zaia: «Il ministro Azzolina vuole far iniziare le scuole in tutta Italia il 14 settembre? Attendiamo le decisioni imminenti. Quanto a noi, non diamo l'ok se prima non fissano le date delle elezioni. Come fa il ministero a programmare una pre-apertura, se non si sa quando si vota? La mano destra non sa quello che fa la sinistra. Non è così che si programma la scuola. I ragazzi hanno perso un sacco di mesi di scuola: se si riparte solo dopo il voto, quindi a fine settembre, fanno quasi 8 mesi senza attività didattica. Non può essere. Bisogna aprire subito, velocemente, questo è quello che penso.
Oggi ci sarà una commissione sulla proposta del Ministero per fissare la data di apertura delle scuole al 14 settembre. Non vedo alternative, a meno che non si percorra l'opzione, che non mi sembra ridicola e che sosterrò, di non interrompere le lezioni e andare in magazzini, capannoni e palestre. Si potrebbe votare allestendo seggi fuori dalle scuole, in modo da non doverle chiudere».

Le categorie bocciano il piano del governo
Le categorie economiche del Veneto criticano duramente il piano di rilancio del governo («risposte indaeguate») con una lettera pubblica in cui indicano 6 punti per ripartire.
«L'ho letta. Mi chiedo: agli Stati Generali di cosa stanno discutendo? Il modello di sviluppo veneto è quello dl distretto industriale, della piccola impresa, delle partite Iva. A Roma spesso si dimenticano del Veneto».

Salvini e la polemica delle ciliegie
«Non abbiamo bisogno di polemiche». Il caso era nato dopo la diffusione di un video in un cui mentre Zaia stava parlando in conferenza stampa di bambini morti a Verona, il leader della Lega, seduto al suo fianco, era stato ripreso intento a mangiare ciliegie. «Non è vero che Salvini fosse insensibile all'argomento (dei bambini morti), ne avevamo anche parlato: va detto perchè è la verità. Poi i video vengono commentati e diffusi, ma non è vero che Salvini fosse insensibile».
Salvini mangia ciliegie mentre Zaia parla di bambini morti, bufera social. Matteo: «Surreale»


Alleanze politiche-Corsa solitaria Lega
«Chi non rispetta i veneti con me ha ben poco a che fare, così come chi non crede all'autonomia». Ma allora la Lega potrebbe presentarsi da sola, se sposare la causa dell'autonomia diventa il fattore politico discriminante? «Il contratto per l'autonomia che ho scritto e consegnato a Salvini non è un documento che altre forze politiche non possono firmare - ha risposto il governatore del Veneto - Quando lo renderò pubblico, vedrete che è così. Il fatto è che sono passati 969 giorni dal referendum....capite bene che chi è stato scottato dall'acqua calda ha paura anche di quella fredda».

Discoteche
«Dal 19 giugno si può ballare all'aperto con una distanza di due metri: è confermato».

Treni
«E' un dato di fatto che alcune corse non sono state ripristinate. Non vorrei che Trenitalia pensasse di rifarsi del fatturato perso durante il lockdown. Per questo chiediamo il ripristino dell'orario com'era a giugno dell'anno scorso. E' anche vero che le linee guida nazionali sui trasporti vanno cambiate, l'alternanza dei posti andrebbe tolta, non va bene, quando sali a bordo con la mascherina dovrebbe essere sufficiente. Questo vale per i treni e per i bus del trasporto locale». Molti pendolari non trovano i treni e alla sera hanno difficoltà a tornare a casa? «Lo so, quello che possiamo fare è incalzare Trenitalia. Si chiama appunto Trenitalia non Treniveneto».

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Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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