Ladri nella casa dell’avvocatessa: «Rubata anche la fede di papà»

Sabato 23 Gennaio 2021 di Giuliano Pavan
Il residence di via Pennacchi dove abita l'avvocatessa derubata
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TREVISO «Fino a qualche giorno fa non mi rendevo conto che fosse vero quello che dicono tutti: a fare più male non è ciò che portano via o i danni che fanno, ma sentire la tua intimità violata e trovarsi senza i tuoi ricordi più cari». È ancora sotto choc Laura Del Col, nota avvocatessa del foro di Treviso, dopo che i ladri hanno messo a soqquadro il suo appartamento di via Pennacchi, al secondo piano del condominio Cassiopea a Treviso.

Il bottino non è ingente, ma tanto è bastato per destabilizzare la legale che con fatti di questo tipo è a stretto contatto tutti i giorni.

«Ho sempre mantenuto una certa freddezza e distanza quando sentivo parlare di furti in casa - dice - è proprio vero che quando ti capita cambia la tua percezione delle cose». 


IL COLPO
Mercoledì mattina l’avvocatessa Del Col è uscita di casa alle 9 per andare in studio, ed è tornata alle 19.30. «Quando ho aperto la porta ho visto subito qualcosa di strano - racconta - la luce della camera da letto era accesa. La spengo sempre, ma ho pensato che magari mi fossi dimenticata di farlo. Quando sono arrivata in camera ho trovato tutto per aria: vestiti e biancheria erano gettati ovunque, i cassetti erano tutti aperti e poi ho visto quel buco sul muro». Già, perché i ladri, forse utilizzando un flessibile, hanno sradicato dalla parete la cassaforte. «Dentro non c’era nulla - continua Laura Del Col - non avevo cose di valore. Ma hanno portato via anche la scatola con alcuni gioielli, dentro c’erano la croce della comunione e pure la fede di mio padre: me l’aveva data perché in ospedale gliel’avevano fatta togliere». 


IL BOTTINO
Da una ricostruzione i ladri si sono arrampicati per le terrazze fino al secondo piano, hanno forzato la porta finestra del soggiorno e poi hanno agito indisturbati. «Probabilmente uno di loro ha aperto la porta d’ingresso ai complici» sostiene l’avvocatessa. Nessuno nel condominio si è accorto di nulla, nemmeno del rumore del flessibile utilizzato per sradicare la cassaforte. «Hanno agito in pieno giorno - afferma Del Col - prima comunque che facesse buio, forse per dare meno nell’occhio». Non appena si è resa conto del raid dei ladri, Laura Del Col ha subito chiamato la polizia, che si è precipitata in via Pennacchi. «Al telefono mi hanno detto di non toccare nulla, e così ho fatto. Quando sono arrivati, gli agenti hanno iniziato a fare tutta una serie di rilievi, ricostruendo il loro percorso e sentendo anche alcuni vicini, che comunque non si sono accorti di nulla». In casa non c’erano contanti, i ladri hanno anche lasciato apparecchi elettronici e bigiotteria come accade sempre più di frequente. Cercano oro e denaro. E proprio per il fatto di non aver trovato quasi nulla nelle stanze, avrebbero deciso di concentrarsi sulla cassaforte, non sapendo però che era vuota.
 

Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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