Atletica, volley, basket: i tre fratelli campioncini della famiglia Agbortabi

Lunedì 31 Maggio 2021 di Mauro Ferraro
I tre fratelli Riccardo, Rebecca ed Emanuela Agbortabi

TREVISO - La sorella ama il volley, il fratello gioca a basket. Una cugina ha già vestito la maglia della Nazionale tedesca di pallavolo. E poi c’è lei, Rebecca, la più giovane del gruppo, che però non ha una particolare passione per la palla: niente schiacciate o canestri, meglio correre veloce. Se trova un ostacolo, non perde il passo: lo salta e continua a correre. Poi vince, si emoziona e magari ci scappa la lacrimuccia. A 14 anni tutto, o quasi, è permesso. Anche se il suo allenatore, Rolando Zuccon, uno che frequenta i campi di atletica da una vita, predica umiltà: «In Trevisatletica abbiamo un bellissimo gruppo di quindicenni: Rebecca è quella che sta ottenendo i migliori risultati.

Ha doti innate, senza dubbio. Ma sa che deve rimanere con i piedi per terra. Non abbiamo ancora fatto niente».


IL TALENTO
Passo indietro. Rebecca Agbortabi, 15 anni da compiere il 22 ottobre, studentessa di grafica, ha il talento della predestinata. Il 9 maggio, sulla pista di San Lazzaro, dove si allena tutti i giorni, ha corso i primi 300 ostacoli della sua vita in 45”1, miglior prestazione italiana dell’anno per la categoria cadette. E due domeniche fa si è ripetuta sui 300 piani, che correva per la seconda volta quest’anno, fermando il cronometro a 39”8, anche questa miglior prestazione italiana del 2021. La famiglia di Rebecca abita a San Giuseppe ed è un curioso crogiuolo di razze e passioni: papà St John, insegnante di Hip Hop, è originario del Camerun. Mamma Volha arriva dalla Bielorussia. Poi ci sono i tre figli: Riccardo, Emanuela e, appunto, Rebecca, la più piccola. Piccola si far per dire perché, nonostante l’età, è già alta 1.80 e guarda da pari altezza la sorella. Lo sport, in casa Agbortabi, è il pane quotidiano. Riccardo, 20 anni, è ala-centro del Basket Taranto in questi giorni impegnato nei playoff per salire in A2. Emanuela, 19 anni, pallavolista uscita dal vivaio dell’Albatros, dopo essere transitata per il gruppo Imoco si è trasferita in Sicilia e oggi veste la maglia della Rizzotti Design Catania, a sua volta alla prese con i playoff per la promozione in A2. La star già affermata della famiglia Agbortabi è però un’altra. Si chiama Vanessa, ha 22 anni e anche lei gioca a pallavolo. Nata in Germania, è la figlia di Ephraim, fratello maggiore di St John, ed è considerata l’astro nascente del volley tedesco, tanto da aver già debuttato in Nazionale.


L’INIZIO
L’unica che ha tradito la passione della famiglia Agbortabi per la palla, è Rebecca. «Come ho iniziato? Mi piaceva correre, spesso a scuola battevo anche i maschi. Un giorno papà mi ha portata in campo a San Lazzaro. Lì è iniziato tutto. Con i miei fratelli mi sento spesso, ci diamo tanti consigli. Ma il mio primo tifoso è papà», con cui le capita di condividere qualche ballo, subito postato nei social. Insomma, una con l’argento vivo addosso. Il suo programma d’allenamento arriva da Rolando Zuccon e dalla moglie Mary Massarin, ex ostacolista azzurra. Con questi due tecnici a sorvegliarne ogni passo, è difficile pensare che il suo futuro non sia negli ostacoli. Ma intanto la 14enne di Trevisatletica punta soprattutto a migliorare sui 300 piani, distanza propedeutica ai 400 che quest’anno ha già corso in staffetta, facendo strabuzzare gli occhi ai tecnici, ma che diventerà la sua specialità d’elezione solo a partire dalla prossima stagione, con l’ingresso nella categoria allieve.


SA BENE COSA VUOLE
L’obiettivo? «Il record italiano», dice senza esitazioni. E qui emerge tutta la spontaneità della 14enne. «L’ultima volta ho corso male: troppo lenta all’inizio, troppo veloce alla fine. Posso fare molto meglio». La distribuzione dello sforzo nella velocità prolungata è un’arte che si apprende con il tempo. Rebecca ha appena iniziato a prendere coscienza delle sue qualità e di quelli che potrebbero diventare i suoi obiettivi. I mezzi fisici ci sono. E il carattere? «Una tigre», sintetizza Zuccon, che è ben attento a non farsi prendere la mano dal talento della sua allieva. «Rebecca si allena cinque volte alla settimana, con carichi di lavoro adeguati all’età, senza mai eccedere. Il talento è ancora tutto da sgrezzare». Il salto di qualità delle ultime settimane va rapportato ai punti di riferimento della categoria: il record italiano cadette dei 300 appartiene con 38”57 alla marchigiana Elisabetta Vandi, sorella della “moglianese” Eleonora. Mentre il primato veneto è il più abbordabile 39”16 realizzato dalla veronese Schena. Rebecca ha tempo sino alla conclusione della stagione su pista, a ottobre, per cercare di fare meglio. Domenica sarà impegnata con la rappresentativa veneta, a Modena, nel classico Trofeo Pratizzoli. Considerato il contesto, potrebbe già essere l’occasione per i fuochi d’artificio. La famiglia Agbortabi, sparsa per l’Italia e non solo, è pronta a fare il tifo.
 

Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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