ODERZO - Dalle minacce di morte o di ritorsioni nei confronti dei famigliari fino alle violenze fisiche vere e proprie, a colpi di spranga di ferro. Era questo il trattamento da «arancia meccanica» che due pusher riservavano ai propri clienti se questi non pagavano la droga, in particolare marijuana, che loro fornivano «a credito». Una spirale di violenza e terrore che ha per mesi convinto le vittime di questo tipo di intimidazione a non denunciare i propri aguzzini, temendo ulteriori conseguenze. A spezzare questa catena di silenzio è stata la madre di un ventenne di Oderzo che ha deciso di raccontare ai carabinieri quanto aveva subito il figlio che non riusciva a pagare 500 euro per gli acquisti di marijuana, per colpa dei malviventi. In manette è finito un 23enne kossovaro, mentre il complice è stato arrestato.
Ultimo aggiornamento: 12:42
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