Morti di Coronavirus a Casa Fenzi: cinque inchieste per omicidio colposo

Venerdì 8 Maggio 2020 di Denis Barea
Casa Fenzi a Conegliano
TREVISO  A due settimane dall'avvio dell'attività investigativa sono diventati cinque i fascicoli su Casa Fenzi, uno per ciascun decesso sottoposto ad autopsia. Per tutti l'ipotesi di reato è omicidio colposo a carico di ignoti. E' questa la svolta nell'indagine sulla Rsa coneglianese che ha preso spunto dall'esposto del comitato che raccoglie i famigliari degli ospiti, presentato ai carabinieri di Conegliano lo scorso 20 aprile e arrivato il giorno dopo sul tavolo del sostituto procuratore Anna Andreatta, il magistrato che sta coordinando l'attività di indagine. Intanto Casa Fenzi ha dato incarica al penalista Fabio Crea di redigere un parere legale sulle procedure seguite dalla casa di riposo in relazione al contenimento e alla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid 19.
LA REAZIONE
«La prospettazione di un reato – spiega il presidente del Comitato Casa Fenzi Vittorio Zanette – è un notizia che apprendo da voi. Noi non abbiamo avuto contatti con gli inquirenti dalla data di presentazione dell'esposto ma posso dire che è grave e molto significativo che la Procura ravvisi ora un' ipotesi come l'omicidio colposo. Evidentemente gli investigatori hanno ravvisato degli elementi, le nostre non erano solo delle fantasie. E' successo qualche cosa di drammatico e il lavoro dei giudici ci dirà se ci sono delle responsabilità penali».
CONTAGI E DECESSI
Nella struttura coneglianese il prezzo pagato all'infezione da Coronavirus è stato altissimo: su 190 ospiti 112 sono stati colpiti dall'infezione, con 27 decessi sospetti. Allo stesso tempo 47 su 160, praticamente oltre un quarto, sono gli operatori che risultano essere stati contagiati. Dei 27 morti si è provveduto fino ad ora a effettuare 5 autopsie, 4 su pazienti ospitati della residenza per anziani e uno sull'operatore socio sanitario Angelo Fantucchio, 54 anni, di origine siciliana. Tre di loro sono certamente deceduti di Covid19: i riscontri autoptici su Fantucchio, sul 70 enne Vincenzo Santia e sul 92enne di Fontanelle Giuseppe Forner parlano di morte sopraggiunta a causa di una forma grave di polmonite interstiziale, mentre per Liviana Girardi e Gianantonio Baccin, ugualmente positivi, il virus sarebbe stato un concausa andando ad aggravare un situazione già precaria per l'età. Nel loro esposto i familiari lamentano il grave ritardo con cui Casa Fenzi avrebbe provveduto ad effettuare i tamponi diagnostici impedendo di isolare per tempo i soggetti positivi, come anche la mancanza di informazione sul quello che avveniva all'interno delle casa, un atteggiamento colpevole sullo stato dei fatti della struttura nei confronti delle famiglie che avrebbero più volte chiesto quale era la situazione relativamente ai contagiati e soprattutto ai morti.
L'USL2
Ma Casa Fenzi è stata chiamata in causa anche dalla Usl2, che ha presentato un esposto per difendersi da quello che il direttore generale Francesco Benazzi ha definito «fango gettato ingiustamente sulle autorità sanitarie». Con particolare riferimento alla dotazione di sicurezza, mascherine e dispositivi di protezione, che per l'azienda sanitaria locale sarebbero stai consegnati alla direzione della casa di riposo malgrado l'enorme difficoltà nel reperirli. Sul punto la direzione della Rsa ha incaricato l'avvocato penalista Fabio Crea di redigere un “audit”, un parere legale che contribuisca a far luce sulla gestione durante la fase più acuta dell'infezione ed il contenimento del contagio. Crea, che è stato scelto sulla scorta della sua esperienza in materia di strutture per anziani, ha ricevuto il compito di analizzare tutte le procedure attuate per il contrasto alla propagazione del Corona virus all'interno di Casa Fenzi: dalle prescrizioni sulle uscite e le entrate all'attuazione dei protocolli di sicurezza, dal rispetto delle ordinanze emanate dalla Regione Veneto fino al rispetto delle norme sanitarie imposte dalla Usl 2. Con una attenzione particolare proprio all'utilizzo dei presidi medici indispensabili. Quello che in sostanza è stato l'oggetto della ispezione a Casa Fenzi operata dai Nas dei carabinieri, che hanno acquisito copie delle cartelle cliniche dei deceduti, degli atti relativi agli anziani ospitati e dei protocolli messi in atto per affrontare l’emergenza Covid. 
Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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