TREVISO - Torna il cinema nel centro storico di Treviso. Il Corso riapre i battenti dopo 7 mesi. Da domani lo storico multisala, l’unico rimasto all’interno delle mura, riprenderà le proiezioni. La gestione è stata affidata al cinema teatro Busan della parrocchia di Mogliano, realtà inserita nel network delle Sale della comunità che fa capo alla Acec, associazione cattolica esercenti cinema.
IL CINEMA
Il cinema di Corso del popolo conta 3 sale, per un totale di 634 posti: una da 396, una da 120 e una da 118. Si comincerà domani con due proiezioni speciali, a prezzo ridotto, per festeggiare la riapertura: Top Gun: Maverick alle 16.30 e alle 20.30 e Belle e Sebastien - Next Generation alle 15.30 e alle 16. “Proporremo una programmazione pensata per le famiglie e per i ragazzi, attraverso un’accurata scelta dei titoli. Aprendo anche a eventi, incontri, presentazioni – specifica don Elio – conosciamo bene i rincari energetici e le difficoltà del settore, ma riteniamo doveroso salvaguardare i presidi di cultura, veicoli formidabili di socialità, rispetto reciproco, conoscenza”. Mercoledì, di seguito, partirà la programmazione ordinaria con alcuni film in prima visione per Treviso: Il Gatto con gli Stivali 2; Sì, Chef!; Una mamma contro G.W. Bush; Una voce fuori dal coro. Il Corso resterà aperto tutti i giorni, tranne il martedì. I biglietti interi costeranno 8 euro. I ridotti, invece, 5. Già oggi la biglietteria sarà aperta dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. Ed è già operativo il nuovo sito Corsomultisala.it. «Come parrocchie, il nostro obiettivo non è quello di guadagnare, ma avere uno spazio dove fare delle proposte – evidenzia don Elio – se si parla solo di motivazione economica, tra l’altro, il cinema attualmente non è un posto dove si può pensare di fare soldi». Il Busan conta 3 dipendenti, oltre ai lavori a chiamata. Più una schiera di volontari. «La speranza è di continuare a crescere», dice don Elio. Per il cinema si tratta quasi di un ritorno alle origini. Nel 1996, infatti, la famiglia Amadio acquistò il Corso dalla Curia, aprendolo tre anni più tardi. «Poco prima del Cinecity. E l’arrivo di quest’ultimo ha svuotato il centro di cinema, come capitato anche in altre città – sottolinea Silvia Amadio – di seguito, due anni e mezzo di emergenza Covid hanno abituato le persone a rimanere a casa guardando i film attraverso le piattaforme. Adesso bisogna riportarle al cinema». «Lo si fa offrendo film buoni e con prezzi realistici – tira le fila don Elio – gli 11 o 12 euro di alcuni multisala sono impegnativi per una famiglia. Per noi 8 euro è la soglia massima, oltre a eventuali eventi con biglietti imposti». Non da ultimo, c’è il nodo delle maxi bollette. «Il ministero del turismo e dello spettacolo ha promesso aiuti per i costi energetici – conclude – è una delle nostre paure. Stiamo aspettando risposte concrete».