Addio Maria Vittoria, i genitori fondano una associazione in sua memoria

Sabato 17 Agosto 2019 di Valeria Lipparini
Addio Maria Vittoria, i genitori fondano una associazione in sua memoria

VILLORBA (TREVISO) - L'addio a Maria Vittoria, la 12enne morta per choc anafilattico dopo una cena in pizzeria con la sorella e due cuginetti, sarà lunedì mattina alle 9. Troppo piccola la chiesa di Visnadello, dove verrà officiata la cerimonia da don Giovanni, parroco di Visnadello e da don Paolo parroco di Villorba. Così il rito verrà celebrato nel campo di fianco alla chiesa. Quello stesso campo dove si è svolto il Grest e dove Maria Vittoria Salvadori ha trascorso l'estate, come animatrice, in compagnia dei suoi amici. E proprio loro, i compagni di scuola, i ragazzi del Grest e i tantissimi amici di Maria Vittoria, stanno preparando l'addio ad una ragazza coraggiosa, mai scoraggiata nell'affrontare la grave allergia alle proteine del latte che l'affliggeva da quando era piccolissima. Ci saranno  cartelloni a raccontare la vita di questa leonessa coraggiosa, che non ha mai dimenticato di sorridere e di sperare nel futuro. Ci saranno palloncini rossi e azzurri a ricordare la squadra del cuore, al Grest, della 12enne che aveva terminato le medie e si era iscritta al Palladio perchè amava disegnare. Perchè lei, la vita, la vedeva a colori nonostante la grave allergia che la limitava nel mangiare, ma non certo nell'essere uguale ai suoi coetanei. Poi, ci saranno i canti che i ragazzini condividevano con lei in chiusura del Grest.
Un addio da pelle d'oca. Ma anche un nuovo inizio. Fortemente voluto dai genitori, dal papà Mauro Salvadori e dalla mamma Lina Corocher, titolari di Futurarea. Entrambi stanno mettendo in piedi un'associazione in ricordo dell'amatissima figlia che si chiamerà Maria Vittoria #cuoreribelle. Lei era un cuore ribelle, controcorrente. Lottava la sua battaglia ogni giorno per vivere con determinazione e coraggio. Era come se dentro le vene le scorresse l'energia del sole, la forza dell'aria e dei colori. «Tutte cose che amava. Era un'artista nell'animo. Disegnava, costruiva, progettava. Lo faceva quand'era piccolissima e voleva farlo da grande, come professione» ha raccontato il papà. E ha aggiunto: «Ribelle perchè lei, semplicemente, non accettava di vivere diversamente dai suoi coetanei».
«Dal momento che non possiamo più aiutare il nostro tesoro e per dare un senso a quello che è accaduto, avviamo il progetto di un'associazione con l'intento di aiutare chi combatte con le allergie compresi chi, come noi, convivono con la perdita di un figlio, un familiare o un amico» dicono all'unisono i genitori. Maggiori informazioni alla pagina Facebook Maria Vittoria #cuoreribelle, oppure per chi desidera contattare la famiglia, può farlo scrivendo a cuoreribelle@twipping.com.
LA LETTERA DA AREZZOIntanto ai Salvadori arrivano attestati di vicinanza un po' da tutta Italia. Come la lettera di una mamma di Arezzo che scrive: «Anche mio figlio è allergico alle proteine del latte. Una battaglia in salita per la disinformazione e impreparazione di tutto il mondo a cui affidiamo i nostri figli quando siamo al lavoro. Poi c'è la solidarietà di alcuni. Sentiamo il bisogno che la società sia educata all'argomento per tutelare questi nostri bambini, splendidi, forti e fragili al tempo stesso». E conclude: «Mi rendo disponibile per quelle che potranno essere le mie capacità ma un'associazione per Voi, Tesori di bimbi, sì, la vorrei anch'io». Ecco, nel dolore un filo sottile sta unendo tante famiglie e tanti problemi. E da qui, forse, nascerà la speranza che Maria Vittoria guiderà con il coraggio di un cuore ribelle.
Valeria Lipparini

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