Chiudono altri due negozi ad Oderzo, i commercianti inventano nuove strategie per sopravvivere: «Ma servono agevolazioni»

Il negozio Start in piazza Grande che ha collocato in vetrina due moto Ducati

Giovedì 14 Marzo 2024 di Annalisa Fregonese
Chiudono altri due negozi ad Oderzo, i commercianti inventano nuove strategie per sopravvivere: «Ma servono agevolazioni»

ODERZO (TREVISO) - Commercio al minuto, servono nuove strategie e sostegno da parte dei comuni. A dirlo è Rino Rinaldin, presidente di Ascom-Confcommercio mandamento di Oderzo-Motta, a fronte di alcune vetrine che, in queste ultime settimane, hanno abbassato le serrande. In via Dall'Ongaro, a pochi passi da piazza Grande, ha chiuso il negozio di abbigliamento Freaky; in via Umberto I ha chiuso l'erboristeria Erbaflor e, dopo le ferie di gennaio, non ha ancora riaperto Il Giocattolo in via Battisti. Per contro va segnalata l'apertura della Pasticceria Audrey in piazza Grande. «Il problema dei negozi che chiudono è molto serio, perchè la concorrenza del commercio online è devastante dice Rinaldin - Ciò comunque non significa che non si debbano mettere in atto iniziative per contrastare il fenomeno. Il comune di Motta ha alzato l'Imu per i negozi sfitti e l'ha abbassata per quelli occupati. A Ponte di Piave hanno previsto un contributo di circa 4mila euro per chi apre un negozio».


MOTO IN VETRINA
Per il presidente poi i colleghi commercianti devono dar fondo a tutta la loro creatività per attirare i clienti. Come ha fatto il negozio Start in piazza Grande che ha collocato in vetrina due moto Ducati. «L'abbiamo fatto per dare vivacità anche a piazza Grande, creando una ulteriore occasione per passeggiare sotto ai portici e guardare le vetrine. Sono un "ducatista" - dice Omar, il titolare del negozio Start e ci è parso carino anche inserire in vetrina un'eccellenza del made in Italy». «Continuiamo a sostenere l'associazione commercianti Foró negli eventi cadenzati durante l'anno che hanno sempre animato il nostro centro storico e portato molti visitatori anche dai paesi limitrofi aggiunge Tommaso Marchetti, assessore al commercio - Il periodo storico attuale non è facile, c'è molta concorrenza soprattutto dal commercio online, lo si vede anche nelle vie principali delle grandi città italiane».


L'INIZIATIVA
«Per le vetrine sfitte dopo l'iniziativa legata al Giro d'Italia, stiamo valutando un'alternativa da riproporre. Un aiuto al commercio opitergino lo potrebbe dare l'esito positivo al bando dei distretti del commercio al quale abbiamo partecipato insieme a 13 attività opitergine». «Fare il commerciante oggi non è semplice, non solo per il problema del commercio online, ma perchè il consumatore è cambiato dice Ilaria Caroli, presidente di Forò - Chi offre prodotti e servizi e non cambia assieme al mercato chiaramente fa più fatica. Quando si apre il negozio è necessaria un'analisi di mercato, capire se c'è domanda, che prospettive di guadagni si possono avere. Il negoziante oggi deve essere attivo, usare i social media con gran frequenza.

Eppoi l'accoglienza è fondamentale». Proattività, creare esperienze d'acquisto e avere la proprio codice di accoglienza: questa l'indicazione della presidente Caroli.

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